Console Playdate
Una console retrò in bianco e nero e con una manovella per giocare
Il mondo dei videogame si divide tra chi ha lo sguardo rivolto verso il futuro e si gode l’evoluzione tecnica dei giochi, e chi invece guarda sempre verso il passato, godendosi i vecchi capolavori e tanta nostalgia.
La grande passione per il retro gaming però può portare alla nascita di paradossi, ovvero console e videogame modernissimi come produzione, ma tecnicamente ispirati a ciò che sarebbe potuto uscire negli anni 80 o 90.
Un esempio lo vediamo oggi con un progetto davvero molto interessante, si chiama Playdate ed è una console davvero sciccosa sviluppata da Panic.
Panic è, o meglio dire era, una software house molto attiva in ambiente Apple, dopodiché è passata allo sviluppo di videogame, alcuni dei quali di buon successo (Firewatch su tutti). Ora però la loro passione per il retro gaming li ha portati a fare il grande salto e passare da software a hardware.
Basta uno sguardo a Playdate per notare subito la grande fonte d’ispirazione: il leggendario Nintendo Game Boy. E forse non è un caso se proprio quest’anno la console portatile più amata di sempre celebri il 30° anniversario (1989-2019).
Anche se le forme e la disposizione dei controlli è un chiaro richiamo a quella console, le linee e il design offrono un profondo restyling che rendono Playdate moderna, tascabile (7,4 × 7,6 × 9 cm) e davvero gradevole alla vista. Parte di questo effetto però è merito anche del colore, un giallo molto acceso che fa a sua volta un tributo ai videogame del passato. Difatti il colore è lo stesso dei Floppy usati dal Famicom Disk System. Una periferica per il NES giapponese per usare questi speciali dischetti gialli, i quali erano più capienti delle normali cartucce.
Le peculiarità della console Playdate sono 2. La prima è il display LCD in bianco e nero (2,7″ a basso consumo di Sharp con risoluzione 400 × 240). Qualcuno potrebbe vederlo come un ritorno al passato esagerato. Considerate però che inizialmente questo progetto è nato come tributo ai Game&Watch, dei giochini portatili in voga negli anni 80 davvero basilari. Nello sviluppo di questo progetto però si è abbandonata quella strada perché non offriva molti sbocchi si sviluppo per i videogame. Quindi ci saranno giochi più complessi ed elaborati, ma lo schermo in bianco e nero è rimasto, proprio per mantenere quell’effetto nostalgia e focalizzare l’attenzione non tanto sul comparto grafico, ma a cosa bisogna fare nel gioco.
Proprio questo ci offre l’assist per parlare della seconda peculiarità, la manovella. Difatti sul lato destro della console troviamo una manovella da aprire e far girare. Non preoccupatevi, non si tratta di un sistema di ricarica per una console a carica manuale. La manovella è un controllo aggiuntivo e subito viene in mente un gioco di pesca per usarla come un mulinello. Sarà però intrigante scoprire quali altri usi avranno trovato gli sviluppatori.
Di interessante c’è anche la pubblicazione dei giochi, perché sono inclusi con il prezzo della console ma verranno rilasciati uno alla volta. La Season 1 include 12 giochi che verranno pubblicati 1 a settimana.
Se volete maggiori informazioni o registrarvi per essere pronti all’acquisto visitate il sito ufficiale di Playdate. La console con manovella dovrebbe arrivare sul mercato a inizio 2020 ad un prezzo di 149 dollari.
Maggiori informazioni su play.date
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