Fiore di pannelli solari
Un sistema ingegnoso ma anche molto costoso per installare i pannelli solari
Si parla tanto di energie rinnovabili e della loro importanza. Un modo per sfruttarle direttamente anche nella nostra quotidianità è installare un impianto fotovoltaico sulla nostra abitazione. Ovviamente dove possibile e soprattutto tasche permettendo, perché la spesa – anche al netto dei bonus che può dare lo Stato – rimane importante.
Solitamente quando pensiamo a un impianto fotovoltaico pensiamo a un sistema di pannelli solari installati sul tetto delle abitazioni. Una posizione strategica visto che sfrutta uno spazio che non usiamo in altro modo e che è anche la parte della casa che riceve più luce solare.
Non tutti i tetti lo permettono, ma se il tetto spiove a sud è la posizione ideale un impianto, così riceve il maggior numero di ore di luce possibile. Difatti esposto a nord rischierebbe di rimanere in ombra, mentre a est o ovest riceverebbe luce o solo al mattino, o solo al pomeriggio.
Seppur rare però esistono delle soluzioni smart che permettono ai pannelli di cambiare la loro inclinazione e seguire il movimento del Sole durante il giorno. Proprio come fanno i girasoli.
Prendendo spunto proprio da questi fiori è nato un sistema di pannelli solari davvero molto ingegnoso. Si chiama Smartflower ed è un sistema di pannelli solari a fiore.
Non mi addentro nei dettagli tecnici sulla tipologia di pannelli, produzione energetica ipotetica e requisiti per l’installazione; tutte le informazioni le trovate sul sito linkato a fondo pagina. Quello che volvo mostrare era solo la curiosità del sistema messo a punto per avere dei pannelli solari decisamente diversi da come ce li immaginiamo solitamente.
Dalla base si alza verso l’alto un blocco con 12 pannelli a “spicchi”, o a petali, il quale aprendosi a ventaglio forma una struttura di pannelli simile a un fiore.
Oltre alla stranezza delle forme c’è anche la caratteristiche che rende lo Smartflower simile a un girasole, difatti il fiore di pannelli solari è sempre orientato per ricevere la luce nel migliore modo possibile.
Poi, una volta arrivato il tramonto, il fiore si chiude per poi ripiegarsi verso la base.
L’idea è senza dubbio molto bella e ingegnosa, non solo per sfruttare ancora meglio la luce solare ma anche per la protezione offerta dalla chiusura dei pannelli. È vero che i danneggiamenti sono eventi rari, ma poter proteggere i panelli durante i temporali e le grandinate è un’ottima cosa.
I problemi di questo sistema sono normativi (si possono installare a terra visto che in Italia non è possibile con i normali pannelli?). Anche se poi il grosso problema è il prezzo. Uno Smartflower costa attorno ai 17.000 dollari.
L’idea alla base però rimane molto interessante. Anche solo per questioni estetiche e di protezione dei pannelli.
Maggiori informazioni su smartflower.com
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