Il tirapugni elettrico

Il fatto che la legislazione sulle armi, di qualunque genere, sia “lievemente” differente tra Italia e Stati Uniti è una cosa chiara.

Nonostante questo non posso fare a meno di rimanere basito dinnanzi alle continue invenzioni che sfornano gli armaioli americani. Per esempio non contenti di taser e altre armi elettriche, fortunatamente ancora bandite in Italia, hanno creato una variante che definire azzardata è poco.

Difatti per mettere in commercio qualche modo nuovo per fare del male al prossimo spacciandolo per arma da difesa personale, hanno inventato il tirapugni elettrico.

Già l’esistenza dei tirapugni “semplici” è molto discutibile, visto che se già tirare un pugno sarebbe una cosa che non si dovrebbe fare, perché farlo con uno strumento in metallo?

Capisco che ci sono persone al mondo che provano piacere a vedere saltare i denti, ma a quel punto non era più sensato darsi alla carriera di dentista? Almeno magari faceva anche qualche soldo.

Andiamo oltre a queste considerazioni e torniamo al becero strumento, che differisce dal vecchio modello per il fatto che non solo farà molto male per l’impatto del pugno, ma andrà oltre rilasciando una potente scarica elettrica da 950.000 volt, perché sapete com’è, meglio assicurarsi che l’avversario stia a terra, se per sempre non ha importanza.

Probabilmente negli States è il gadget del momento, con pubblicità ovunque e persone impazzite dalla gioia di poter dare pugni elettrificati.

Qui in Italia invece non è in vendita, e i volponi che lo acquisteranno avranno la soddisfazione di pagare un oggetto che verrà sequestrato in dogana.

Non costa molto, ma è sempre un bello shock sperperare il proprio denaro, altro che scossa elettrica!