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KFC Watt a Box

Un caricabatterie che sfrutta il calore del pollo fritto

Il marketing le studia tutte pur di promuovere un marchio, a volte esagerando e creando delle cose di cui si sarebbe fatto volentieri a meno.
Un esempio è la partnership nata in India tra KFC, la celebre catena di fast food specializzata in pollo fritto, e l’azienda indiana Blink Digital.
Il pretesto è stata la volontà di sfruttare il calore del pollo fritto, o delle altre proposte del menu di KFC, per ricaricare lo smartphone della clientela dei locali.
In alcuni locali di Mumbai e di Delhi le ordinazioni dei clienti vengono servite in dei speciali cestini di cartone che hanno proprio un piccolo generatore termoelettrico al loro interno. In questo modo basta collegare il cavo microUSB (incluso) per ricaricare lo smarphone.

L’idea di per sé non è né malvagia né rivoluzionaria, difatti esistono da anni i generatori termoelettrici che trasformano il calore in energia elettrica.
Un esempio che abbiamo visto sul nostro blog è la pentola PowerPot, un pentolino da campeggio che sfrutta il calore del fuoco per ricaricare anche una batteria interna da usare come power bank.
Il calore del fuoco però permette di generare tanta energia, cosa che non può certo fare il tepore del pollo fritto, difatti alcune recensioni dei clienti che hanno provato questa stramba novità parlano di una mini ricarica equivalente al 5-10% della batteria. Davvero poco.
La novità di KFC però è unicamente mirata al marketing, tant’è che una proposta nata solo per alcuni locali indiani (e solo per un periodo limitato di tempo) ha fatto parlare di KFC un po’ in ogni angolo del pianeta.
Quindi da un punto di vista promozionale l’idea è stata senza dubbio azzeccata, la validità del dispositivo invece lascia alquanto desiderare.

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