La tazza di Schrödinger
Una tazza che raffigura il celebre paradosso del gatto
Uno dei paradossi più celebri del mondo della fisica è quello del Gatto di Schrödinger, eppure sono in pochi a conoscerne il vero significato, perché è stato formulato e in cosa consiste.
Evidentemente un esperimento con una scatola sigillata e al suo interno un gatto che può essere sia vivo sia morto è molto intrigante, ecco perché in molti conoscono a grandi linee di cosa si tratta ma quasi nessuno lo conosce per davvero.
Ad esempio lo sapevate che era un esperimento mentale? Schrödinger non ha mai costruito il marchingegno e men che meno rinchiuso un gatto dentro ad una scatola, era solo pura e semplice teoria.
Questo però non è un blog che parla di fisica quindi se cercate spiegazioni o approfondimenti sul paradosso di Schrödinger vi avverto che non ce ne sono, però c’è il gatto.
Sembra paradossale ma un gatto solo teorizzato è diventato reale grazie ad una tazza dedicata al celebre esperimento di Erwin Schrödinger.
La tazza è di forma quadrata, così ricorda meglio la scatola in cui si sarebbe dovuto rinchiudere il povero gatto, mentre manca il marchingegno infernale previsto dal vero esperimento.
Il colore e le trame lo rendono simile ad una piccola scatola di metallo mentre le quattro facce sono tutte differenti. Chiaramente una è quella del manico mentre su quella opposta c’è il simbolo radioattivo.
Ai due lati invece c’è l’immagine del celebre gattino, da una parte è allegro, felice e vivo; dall’altra è triste, mogio e…non vivo.
Cosa possiamo dedurre da questa tazza? Che il gattino del mug può essere sia vivo sia morto, tutto dipende dal lato che osservate o da come lo impugnate, perché un mancino o un destrorso lo tengono in maniera diversa. Inoltre se per voi il gatto ha un aspetto per chi vi osserva ne ha un altro, ecco perché il gatto del mug di Schrödinger può essere sia vivo sia morto anche se non è sigillato all’interno di una scatola.
Molto probabilmente la tazza non vi sarà di alcun aiuto per capire al meglio il paradosso di Schrödinger, ma in fin dei conti non ha poi molta importanza; chi vuole fare un ripasso di fisica è meglio se riprendere in mano i libri, la tazza di Schrödinger invece entusiasmerà chi vuole esaltare il lato buffo della scienza.