Macintosh per iPad

Ci sono gadget che riescono a superare le barriere linguistiche e ad imporre la loro divulgazione grazie alla loro genialità.
E’ il caso dello stand Macintosh per iPad, una creazione di un’azienda giapponese che ha un sito scritto unicamente in ideogrammi, quindi (per me) indecifrabile.
Il traduttore di Google fa un eccellente lavoro per chi non conosce il giapponese tramutando quella distesa di simboli in parole a noi conosciute.
Purtroppo però l’insieme di parole difficilmente ha un senso compiuto quindi si riescono a recepire solo poche informazioni rispetto a quelle che si vorrebbero conoscere.
Nonostante questo credo che un prodotto come il Macintosh per iPad meriti di essere pubblicato, inoltre le sue caratteristiche misteriose potrebbero renderlo ancora più affascinante.

Il Macintosh per iPad è una versione modificata del leggendario computer della Apple, uno dei suoi primi grandi successi e una pietra miliare del settore dei computer.
Il produttore ha preso dei vecchi Macintosh, ha preso la scocca di plastica e l’ha utilizzata pe trasformarla in uno stand per il tablet della Apple (purtroppo non ho capito con quale generazione è compatibile).
Sul lato sinistro c’è una fessura per infilare l’iPad che diventa così il display del Macintosh e lo rende funzionante e utilizzabile.
Ovviamente le caratteristiche sono quelle del tablet della Apple e non certo del suo vecchissimo computer (è uscito nel 1984), inoltre scordatevi mouse e tastiera; a meno che non usiate dei modelli Bluetooth compatibili con l’iPad i controlli touch sono di rigore.

Come acquistare questo piccolo capolavoro di design è un mistero, anche se temo si tratti di un’opera unica e che non è in vendita.
Questo significa che l’unica soluzione è il fai da te, cosa molto difficile non solo per la difficoltà del progetto ma anche per l’irreperibilità di Macintosh.
Chi ce l’ha se lo tiene stretto ma se ad averlo in casa siete voi potreste valutare la possibilità di smantellarlo per trasformarlo in uno stand per iPad. Sarebbe un mezzo sacrilegio ma il risultato, se il lavoro sarà ben fatto, potrebbe giustificare l’affronto.

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