Nike autoallaccianti Adapt BB
Un paio di scarpe futuristiche che il mondo attendeva dal 1989
In Ritorno al futuro Parte II Marty e Doc viaggiano nel futuro fino al 2015. Macchine volanti, hoverboard, ologrammi e tecnologie che oggi sono ancora utopia vengono previste quasi come fattibili, e vedere oggi quel film strappa qualche sorriso anche per questo.
Uno dei gadget più sognati, non solo dai fan di Back to the Future, però era il paio di scarpe indossate da Marty. Un paio di Nike futuristiche dotate di luci LED e soprattutto di un innovativo sistema autoallacciante.
Come tecnologia non era nulla di irrealizzabile, tant’è che la Nike realizzò una replica perfetta delle scarpe di Ritorno al Futuro nel 2011. Si trattava delle Nike Power Laces, una produzione a tiratura limitata (1.500 paia) in vendita all’asta e che ha raccolto fondi per l’associazione di Michael J Fox per la ricerca sul Parkinson (ma si trovava anche una versione “barbona”, tarocca e senza lacci automatici a prezzi abbordabili).
Ma se le scarpe autoallaccianti sono state realizzate già nel 2011 perché Nike non ha più usato quella tecnologia? Bella domanda, soprattutto se si pensa che ci sono fan che aspettano quelle scarpe dal 1989 (anno di uscita della Parte II).
Ora però, a circa 30 anni di distanza, le scarpe autoallaccianti di Nike sono finalmente arrivate sul mercato a prezzi umani. Sempre elevatissimi visto che parliamo di 350 Euro.
Si chiamano Nike Adapt BB e sono un po’ diverse dalle scarpe di Ritorno al Futuro, e devo dire che vedendo questo paio si capisce la lungimiranza di Nike. Negli anni 80 aveva disegnato una scarpa che era spettacolare.
La versione moderna è pensata per giocare a basket, e anche se molti acquirenti l’hanno presa da ostentare in giro, rimane una scarpa concepita per la pallacanestro di alto livello.
La vera innovazione rispetto al modello degli anni 80 è il controllo dei lacci che ora si può fare con un app sullo smartphone. Le regolazioni si possono fare anche usando dei controlli sulla scarpa, così da non dover usare sempre e solo lo smartphone. L’app però permette una maggiore praticità in determinate situazioni, ma anche di impostare una regolazione automatica scelta da chi le calza.
Visto che il sistema autoallacciante richiede energia elettrica, le scarpe hanno una batteria che va ricaricata. Per questo inclusa con le scarpe trovate una base di ricarica wireless su cui appoggiarle e avviare la ricarica ad induzione. C’è di buono che la batteria dura parecchio (almeno 10 giorni, ma anche più), nulla a che vedere con l’autonomia misera degli smartphone.
Andando oltre a tutto questo però la parte più importante di una scarpa rimane l’estetica. Perché se è brutta ogni tecnologia perde di appeal. Da questo punto di vista le Nike Adapt BB non deludono. Magari non piaceranno a tutti, ma rispetto ad altre top di gamma Nike molto discutibili (le ultime Nike 720 ad esempio) le trovo davvero molto belle. Qualcuno di voi le ha acquistate?
Maggiori informazioni su news.nike.com
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