Nike Janoski Pizza

Il mondo della moda si basa sugli eccessi e sulle provocazioni, se però è un marchio d’abbigliamento sportivo ad essere sopra le righe allora c’è ancora spazio per un po’ di stupore.
A dire il vero anche marchi come Nike, Adidas e Puma sono sempre più propensi a lanciare sul mercato linee o prodotti davvero esagerati, sia con il loro brand sia con dei marchi secondari creati ad hoc per delle linee di prodotti speciali.
Questi marchi secondari non sono necessariamente dedicate alle provocazioni, ad esempio Air Jordan di Nike è pensato per gli amanti del basket.
Attorno al mondo dello skate invece è nata la collaborazione con Stefan Janoski da cui è nata l’omonima linea di scarpe che porta il suo nome.

In questa linea troviamo un po’ di tutto, dalle scarpe monocolore a quelle con la tomaia più esagerata e pensata per chi ha qualche passione in particolare o adora indossare vestiti e accessori fuori dal comune.
L’ultimo modello di Nike Janoski presentato fa parte di questa seconda categoria, è ancora un mezzo mistero visto che è trapelata solo una foto, quindi per data di uscita e prezzo dovremo attendere ancora.
Si tratta delle Nike Janoski Pepperoni Pizza, un modello che potrebbe sembrare fare parte della divisa dei pizza boy di qualche pizzeria d’asporto.
In realtà potrebbero essere il modello di punta della prossima collezione di Nike Janoski, in fin dei conti ci troviamo di fronte all’unione tra due colossi della popolarità: un paio di scarpe amatissimo dai giovani e il cibo più amato nel mondo.

Per quanto riguarda la scelta del tipo di pizza direi che era scontata, la pizza al salamino piccante è un classico amatissimo dagli americani, inoltre è usatissima per creare dei gadget.
La linea della scarpa è sempre la stessa, a renderla è la stampa del tessuto in qualità fotografica che mostra l’aspetto di una vera pizza; in più le cuciture rosse aggiungono un tocco di classe al tutto.
Vi piacciono le Nike Janoski alla pizza? A me parecchio, ora però dobbiamo sperare almeno un paio di cose: primo che arrivino anche in Europa e non siano solo un’esclusiva per gli USA; secondo che non costino una fortuna come alcune edizioni speciali di Janoski.

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