Nintendo WorkBoy
Il prototipo di una periferica per lavorare con il Game Boy
Se avete già in mano la carta di credito per mettere le mani su una reliquia Nintendo vi fermo subito. Questo gadget non è in vendita.
Difatti con l’articolo di oggi facciamo solo un po’ di storia del settore delle console, o per meglio dire storia non realizzata. Perché la periferica che vediamo in questo articolo è solo un curioso prototipo che non ha mai visto la luce.
Il suo nome è WorkBoy e si tratta di una vera chicca che è stata scoperta a ben 28 anni di distanza dalla sua creazione.
Il merito va a Liam Robertson, uno storico e ricercatore del settore videoludico che è riuscito a scovare un oggetto tanto raro quanto inaspettato.
Durante gli anni della commercializzazione del Game Boy sono uscite alcune periferiche non del tutto incentrate sul gaming, come ad esempio la Game Boy Camera, che poteva scattare fotografie in bianco e nero, o la Game Boy Printer, una mini stampante termica.
Mai però mi sarei aspettato che Nintendo avesse messo in cantiere anche una periferica per rendere il Game Boy un dispositivo adatto per lavorare.
Il nome che avrebbe dovuto avere questa periferica dedicata alla produttività è Nintendo WorkBoy. La periferica consisteva in una tastiera QWERTY collegabile alla console e una cartuccia speciale. La cartuccia avrebbe fornito un software con alcuni strumenti basilari come un’agenda, un calendario, una rubrica telefonica, un vocabolario multilingua, una calcolatrice, una sveglia e anche un planisfero digitale. Quest’ultimo poi aveva anche una funzione ancora più curiosa: poteva riprodurre delle versioni in 8-Bit di alcuni inni nazionali.
Lo sviluppo del Nintendo WorkBoy però incontrò qualche intoppo, dalla scarsa disponibilità della componentistica per la sua produzione a un aumento dei costi del progetto. Fattori che portarono alla sua cancellazione nel 1993.
Rivendendolo oggi però appare evidente come il suo sviluppo fosse già molto avanzato. Ed è un vero peccato che degli intoppi produttivi ne abbiano bloccato l’arrivo sul mercato.
Facendo qualche ricerca in rete mi sono accorto che il Nintendo WorkBoy non era un progetto segreto o mai visto. Era stato addirittura presentato nel maggio del 1992 sulla rivista Nintendo Power.
Evidentemente il suo mancato arrivo sul mercato lo ha fatto finire presto nel dimenticatoio. La scoperta di Robertson però non è importante solo per aver riportato in auge una grande curiosità sul Game Boy. Il vero colpo dello storico è stato quello di mettere le mani su un prototipo funzionante. Perché un conto è leggere di un dispositivo mai realizzato, un altro è vederlo in funzione.
Sarei proprio curioso di sapere a quanto verrebbe battuto quell’esemplare se finisse all’asta.
Maggiori informazioni su youtube.com
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