Recensione 10 Days in the USA e in Europe
Due giochi da tavolo per pianificare le prossime vacanze
Fortunatamente la situazione pandemica sta iniziando a migliorare e fare programmi per il futuro non è più un azzardo. Anche per quanto riguarda un tema che è a noi molto caro: le vacanze.
Qualcuno le farà per davvero, altri purtroppo le potranno solo sognare, ma grazie ai giochi da tavolo è arrivato per tutti il momento di pianificare le prossime vacanze.
Sono da poco arrivati nel catalogo di dV Giochi due “vecchi” titoli nati dalla collaborazione tra Alan R. Moon e Aaron Weissblum. Se il primo nome vi ricorda qualcosa, sì, è quel Moon che in seguito ha creato Ticket to Ride. Attenzione però, in questi giochi non è clamorosamente previsto l’uso di treni!
I due giochi sono 10 Days in the USA e 10 Days in Europe, in pratica è lo stesso gioco con due ambientazioni differenti. Ambientazioni che portano anche qualche differenza regolamentare per adattare il gioco alla collocazione geografica.
Che giochi sono e come si presentano
10 Days in the USA e 10 Days in Europe sono dei perfetti family game da 2 a 4 giocatori, adatti a partire dagli 8 anni e con partite che durano circa mezzora.
In 10 Days l’obiettivo dei giocatori è quello di pianificare un viaggio da sogno negli Stati Uniti o in Europa creando un itinerario di 10 giorni. Chi completa per primo l’itinerario vince la partita.
La grafica del gioco è a cura di Jacqui Davis ed è molto allegra e colorata. Il contenuto della confezione è analogo tra le due versioni, cambiano di poco le quantità dei materiali per le differenze presenti tra Europa e Stati Uniti.
Il gioco si compone con un tabellone che raffigura una cartina politica dello scenario europeo o americano, 8 portacarte in plastica (2 per giocatore), 1 portacarte più grande per il mazzo di pesca e gli scarti e due mazzi di carte (o tessere visto che sono molto spesse). Le carte sono le carte Mezzo di Trasporto e le Carte Nazione per l’Europa e le carte Stato per gli Stati Uniti.
I portatessere dei giocatori hanno 10 spazi, uno per ogni giorno del loro viaggio. Lo scopo è quello di creare un itinerario formato da carte nazione e carte mezzi di trasporto rispettando i requisiti imposti dal regolamento. Il primo giocatore che ci riesce vince la partita.
Come si gioca a 10 Days in the USA e 10 Days in Europe
I due giochi hanno meccaniche quasi identiche ma presentano delle differenze. Quindi all’inizio parlo genericamente del gioco per capire un po’ come si svolge una partita. Poi faccio degli approfondimenti su ognuno dei giochi per vedere meglio in cosa si differenziano.
A inizio partita ogni giocatore prende i 2 portacarte con i 10 spazi, poi si crea un unico mazzo con tutte le carte del gioco. Dopo aver mischiato insieme i mezzi di trasporto e le nazioni, a turno, ogni giocatore pesca una carta e la colloca nel giorno che preferisce sul proprio portacarte. Si continua così fino a quando tutti i giocatori hanno riempito i 10 spazi.
Il risultato è un itinerario quasi tutto sbagliato, perché il gioco ha delle regole da rispettare e l’alternanza tra stati e mezzi di trasporto ha vari vincoli.
Il mazzo di carte avanzate va messo nel portacarte comune. Ci sono 4 spazi, in uno esterno mettete il mazzo a faccia in giù, poi rivelate 3 carte girandole negli altri spazi per formare altrettante pile per gli scarti.
Ora può iniziare la partita. Nel proprio turno un giocatore deve pescare una nuova carta dal portacarte in comune e sostituirla a una carta del proprio itinerario. Può pescare una nuova carta dal mazzo o prenderne una delle 3 a faccia in su. La carta che elimina dall’itinerario va scartata in uno dei 3 spazi per gli scarti. Poi passa il turno al giocatore successivo.
Il gioco prosegue così, turno dopo turno, e con la sostituzione delle tessere dal proprio itinerario bisogna cercare di creane uno corretto che rispetta i requisiti del gioco.
La difficoltà sta proprio nel non poter riordinare a piacere le tessere del proprio itinerario. L’unico modo per sistemarlo è sostituendo una tessera alla volta. Sperando di non creare ancora più confusione nel viaggio.
In foto potete vedere un esempio di Itinerario completo. Da Cipro alla Spagna ci si sposta usando una nave del Mar Mediterraneo. La Spagna, la Francia, la Svizzera e la Germania sono confinanti, quindi non servono mezzi di trasporto tra le loro tessere. La Germania e il Principato di Monaco sono arancioni e sono collegati con un aereo arancione. Il Principato di Monaco, l’Italia e l’Austria, stati confinanti, chiudono l’ultima parte dell’itinerario di 10 giorni.
Regole di 10 Days in the USA
In 10 Days in the USA abbiamo 50 carte stato, una per ogni stato degli USA. Sono suddivisi tra 5 colori (blu, verde, rosa, arancione e giallo) anche se poi ci sono Alaska e Hawaii che sono viola perché hanno delle regole di collegamento speciali.
I mezzi di trasporto disponibili sono l’automobile che non ha colore e le linee aeree, in questo caso disponibili nei 5 colori degli stati del gioco. Gli spostamenti possono anche essere fatti a piedi, ma in questo caso non sono richieste tessere per l’itinerario.
Le regole del gioco ci dicono come comporre un itinerario corretto alternando nel modo giusto stati e mezzi di trasporto.
La regola base è che un itinerario deve sempre partire e terminare con una tessera stato, le altre posizioni invece non hanno questo tipo di vincolo.
– Spostarsi a piedi: spostamento che serve per muoversi tra stati confinanti. Non avendo una tessera specifica basta mettere una dopo l’altra due o più tessere stato che sono confinanti tra loro.
Esempio: California e Nevada possono essere messe una a fianco all’altra perché sono stati confinanti
– Spostarsi in macchina: spostamento per raggiungere uno stato passando attraverso un altro stato (ma non più di uno).
Esempio: California e Utah possono essere collegati nell’itinerario mettendo tra loro una tessera automobile, perché tra i due stati c’è di mezzo il Nevada.
– Spostarsi in aereo: Spostamento per raggiungere uno stato dello stesso colore di quello di partenza in qualunque parte degli States.
Esempio: Partendo sempre dalla California (rosa) posso raggiungere qualunque altro stato rosa collegandolo con una tessera aereo, perché dello stesso colore. Per questo esempio serve un areo rosa come i due stati.
Alaska e Hawaii invece sono stati speciali perché sono separati dal resto degli Stati Uniti visto che le Hawaii sono un arcipelago mentre l’Alaska ha di mezzo il Canada. Nel loro caso possono essere collegati ad altri stati solo via aereo. Il colore del velivolo deve essere quello dello stato di partenza a sinistra, e quello di destinazione a destra. Se si collegano Alaska e Hawaii si può usare un aereo di qualsiasi colore.
10 Days in Europe
In 10 Days in Europe abbiamo 52 carte nazione. Le nazioni europee non sono tutte presenti visto che i “micro stati” non ci sono (San Marino, Città del Vaticano, Andorra etc.). L’unico presente è il Principato di Monaco, detto anche il Gran Principato viste le dimensioni generose sulla mappa. Le carte però sono 52 perché alcune nazioni hanno 2 tessere in modo da avere un numero di tessere analogo alla versione statunitense. Questo è un aspetto da considerare durante lo svolgimento del gioco perché abbiamo più possibilità di trovare queste nazioni.
La grande differenza tra la versione Europa e USA è la mancanza delle automobili in favore delle navi. Per spostarsi a piedi o in aereo invece si seguono le stesse regole degli USA. L’unica variante per gli spostamenti a piedi è data da delle linee rosse tratteggiate, ad esempio come tra Irlanda e Inghilterra. Sono linee che indicano la possibilità di collegare quelle due nazioni separate dal mare anche a piedi. Si tratta di una “licenza geografica” creata per migliorare l’esperienza di gioco.
Le navi sono la vera differenza per l’Europa e permettono di collegare gli stati affacciati sullo stesso mare. La mappa mostra 3 mari: Mediterraneo, Baltico e oceano Atlantico. Nel mazzo trasporti ci sono 3 tipi di navi, una per ogni mare. Se si ha la nave giusta si possono collegare le nazioni sullo stesso mare. Ad esempio Italia e Francia possono essere collegate con la tessere Nave del Mediterraneo, come Svezia e Lettonia possono esserlo con una tessera Nave del mar Baltico.
Considerazioni finali
Sono passati quasi 20 anni da quando 10 Days in the USA e 10 Days in Europe esordirono sul mercato. Era il 2002 quando uscì il primo gioco della serie ambientato in Europa, con la versione USA uscita l’anno successivo.
Per tutti coloro se li fossero persi è un’ottima occasione per recuperare dei family game molto divertenti da giocare con bambini e ragazzi. Con loro i giochi diventano anche istruttivi visto che sono un modo divertente ed efficace per studiare un po’ la geografia dell’Europa e degli Stati Uniti. Anzi, ammetto che da questo punto di vista la versione degli Stati Uniti serve anche a me. Perché ci sono sempre degli stati che fatico a collocare, soprattutto nella zona nordest dove ci sono stati più piccoli difficili da ricordare.
10 Days si rivelano così degli ottimi giochi per famiglie o per gruppi di giocatori che cercano dei titoli leggeri ma non banali. L’unico dubbio può sorgere sulla necessità di possederli entrambi, perché pur avendo qualche differenza rimangono lo stesso gioco. Il consiglio è quello di partire con uno – a piacere, è indifferente quale – se poi vi piace e diventa uno dei giochi più intavolati allora ha senso prendere anche l’atra versione. Così potete variare scenario ogni volta che giocate a 10 Days.
Maggiori informazioni su dvgiochi.com
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