Recensione Immagica
Un gioco da tavolo per maghi dotati di grande immaginazione
Un mago deve essere una persona dotata di una grande immaginazione. Per eseguire gli incantesimi bisogna saper cogliere i segni che si nascondono davanti ai nostri occhi. Solo chi riesce ad interpretarli in modo corretto può aspirare a diventare un immago.
Se cogliere i segni è alla portata di tutti, interpretarli in modo corretto è già più difficile, soprattutto se siamo in competizione con altri immaghi che vogliono riuscirci prima di noi.
È questo ciò che ci aspetta in Immagica, un gioco da tavolo immaginato da Olivier Mahy che fa parte delle nuove uscite di dV Giochi.
Che gioco è e come si presenta
Immagica è un gioco da tavolo da 2 a 4 giocatori consigliato a partire dagli 8 anni. La mia idea però è che possano giocare anche bambini più piccoli.
Il gioco è molto semplice come meccaniche ma è anche ben realizzato e molto divertente. Inoltre il tema magico e lo stile delle illustrazioni di Guillaume Bernon potrebbero essere una grande fonte di attrazione proprio per i più piccoli.
Nel gioco gli apprendisti maghi – o immaghi – sono chiamati a sfidarsi per vedere chi è il più abile nell’interpretazione dei segni. Per farlo hanno una scheda con una griglia piena di elementi magici, con pozioni, strane piante, zucche, cristalli, ossa, ragni e tante altre stranezze.
Seguendo delle carte Incantesimo che indicano quali segni occorrono, i giocatori devono essere rapidi nel scovarli tutti, unirli con delle linee e capire che forma viene fuori.
Il contenuto della scatola di Immagica consiste in 4 plance giocatore fronte e retro con una griglia 9×12 di elementi magici. Il fronte è a colori mentre il retro mostra la stessa griglia ma in bianco e nero.
Poi ci sono 96 carte incantesimo, anch’esse fronte e retro e mostrano incantesimi differenti. Quindi in totale ci sono ben 192 schemi da trovare, dando al gioco un’ottima longevità.
Infine troviamo 4 pennarelli cancellabili con tanto di cancellino sul tappo e una clessidra che dura 30 secondi.
Come si gioca a Immagica
A inizio partita ogni giocatore prende una plancia e un pennarello. Le carte incantesimo invece si lasciano al centro del tavolo in modo che siano ben visibili a tutti i giocatori. Anche la clessidra si lascia al centro in modo che ogni giocatore possa prenderla facilmente.
Vista la tipologia di gioco, se temete che ci sia qualche mago spione, potete usare divisori o paraventi in modo da tenere la plancia lontana da sguardi indiscreti.
La partita dura 8 Incantesimi, alla fine dei quali si contano i punti e vince chi ne ha totalizzati di più.
In ogni turno viene pescata una carta Incantesimo e lo scopo dei giocatori è trovare tutti i simboli mostrati sulla carta. Dopo averli trovati tutti e uniti nel modo corretto dovrebbe apparire una forma facilmente riconoscibile. Può essere un oggetto, un mezzo di trasporto, un animale e molto altro.
Come si interpretano le carte Incantesimo
Trovare i simboli mostrati sulle carte non basta, perché bisogna sapere anche come vanno collegati tra loro. Le carte incantesimo hanno degli schemi grafici che ci fanno capire come tracciare le linee.
Simboli uniti da una linea: i simboli vanno uniti con delle rette seguendo l’ordine della carta incantesimo. Se sulla carta ci sono 2 o più gruppi di simboli con differenti linee, vuol dire che anche sulla plancia sono forme separate.
Stelle: le stelle sono delle aggiunte sui simboli uniti da una linea. Quando è presente una stella significa che in quel tratto la linea che dobbiamo tracciare non è una retta ma è una curva. Quindi se abbiamo simbolo A, simbolo B con la stella e simbolo C, significa che partendo da A, raggiungiamo C passando per B tracciando una linea curva.
Simboli isolati: se sulla carta ci sono uno o più simboli isolati e non uniti a nessun altro simbolo, significa che sulla plancia dobbiamo fargli un cerchio attorno. Ad esempio se unendo gli altri simboli abbiamo formato la sagoma di un animale di profilo, il simbolo isolato da cerchiare può servire per tracciare l’occhio.
Queste sono le 3 regole base per interpretare le carte Incantesimo e sapere come unire i simboli tra loro. Se per caso non vi appaiono chiarissime però sappiate che con il gioco sotto mano è tutto molto più semplice. Anche perché nel gioco ci sono delle carte tutorial che introducono le differenti regole una per volta. Si inizia solo con forme semplici con linee rette; poi si introducono i simboli isolati e per ultime si imparano a tracciare le curve.
Il turno non ha un tempo massimo. Tutti i giocatori cercano in contemporanea di interpretare le carte incantesimo e quando qualcuno pensa di aver capito l’immagine, scrive la soluzione nello spazio apposito nella parte alta della plancia e dice agli altri giocatori di aver terminato.
Ora entra in gioco la clessidra, perché gli altri giocatori hanno a disposizione 30 secondi per decifrare a loro volta l’incantesimo.
Quando finisce il tempo i giocatori si confrontano per vedere se hanno indovinato. In caso il disegno sia un po’ vago o ci siano dubbi, sul retro del regolamento ci sono le soluzioni di tutti gli incantesimi.
L’assegnazione dei punti avviene in questo modo:
Il primo giocatore ad aver finito guadagna 2 stelle se ha indovinato perde 1 stella se ha sbagliato.
Gli altri giocatori guadagnano 1 stella se hanno indovinato e 0 punti se non hanno finito o hanno sbagliato.
Dopo aver terminato il turno si passa alla carta incantesimo successiva, con però un’importante differenza. Se il primo giocatore che ha terminato ha anche indovinato, il turno successivo gioca con il retro della plancia con la griglia di simboli in bianco e nero. Cosa che comporta un livello di difficoltà più alto e che dovrebbe dar vita a sfide molto bilanciate e combattute fino all’ultimo incantesimo.
Quando avete terminato l’8° incantesimo (quindi 4 carte usate fronte e retro) la partita termina. L’immago che ha raccolto più stelle vince.
Considerazioni finali
Immagica è un gioco da tavolo semplice che conquisterà i più piccoli ma che saprà sorprendere anche gli adulti. I bambini rimarranno affascinati dal tema magico del gioco e dalle illustrazioni piene di stranezze colorate. Gli adulti invece apprezzeranno un gioco leggero ma per niente banale.
Il vero punto di forza delle meccaniche però è la quasi totale assenza di un fattore età nella competitività delle partite. Anzi, a volte lo sguardo vispo e curioso di bambini e ragazzini è più svelto nel trovare tutti gli elementi e collegarli tra loro. Questo evita quelle situazioni ricorrenti in molti giochi per bambini, dove o ci sono gli adulti che giocano con il freno a mano tirato per non vincere troppo facilmente (e rischiano di non divertirsi), o ci sono gli adulti che giocano “duro” sempre e comunque battendo a ripetizione figli e nipoti (e i bambini non si divertono).
Con Immagica invece – se si esclude la fascia di età più bassa – bambini e adulti possono compete quasi ad armi pari.
Quando invece i bambini sono più piccoli si possono sempre adattare le regole, ad esempio lasciando ai bambini sempre il lato colorato delle plance e agli adulti sempre quello in bianco e nero. Oppure considerare l’incantesimo corretto anche se il bambino, dopo aver unito correttamente i segni, non riesce a capire cosa raffigura la forma finale.
Insomma, Immagica è un ottimo gioco per tutta la famiglia ma è in grado di conquistare anche i gruppi di amici in cerca di giochi da tavolo veloci e divertenti.
Maggiori informazioni su dvgiochi.com
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