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Recensione Jaipur

Un gioco di carte per 2 giocatori ambientato in un mercato indiano

Jaipur è un gioco da tavolo per due giocatori ideato da Sébastien Pauchon e edito da GameWorks. Jaipur è il nome di un’importante città dell’India che è anche la capitale del Rajasthan (lo stato più grande della nazione). I 2 giocatori vestono i panni dei 2 più importanti mercanti della città, i quali ovviamente sono in competizione.
Lo scopo del gioco è stabilire che dei due è il migliore e merita di essere invitato alla corte del Maharaja. Per stabilire chi è il migliore i due giocatori devono mercanteggiare e mostrare la loro abilità. La sfida è divisa in round ed è sul meglio dei tre. Ogni round assegna un Sigillo d’Eccellenza, quindi il primo giocatore che si aggiudica 2 sigilli vince la partita.
Le partite a Jaipur sono rapide e durano al massimo una mezz’ora. Per imparare a giocare ci vuole pochissimo e la dipendenza dalla lingua è pari a zero. La dimostrazione è che il gioco che ho recensito e che vedete nelle foto di questo articolo è in lingua originale (francese). L’unico testo presente è quello sul regolamento, ma in rete si può recuperare facilmente il regolamento di Jaipur in italiano. Una volta che si sa come giocare non c’è più nulla da leggere, è tutto immagini e numeri.

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Che gioco è e come di gioca a Jaipur

Jaipur è un gioco di carte per due giocatori. La piccola scatola contiene un mazzo di carte e un gran numero di gettoni. Le carte sono le merci per il mercato, i gettoni sono le Rupie che si guadagnano con la vendita delle merci.
Le carte di Jaipur mostrano solo delle illustrazioni che identificano le merci presenti nel gioco. Le merci sono di 6 tipi e sono: pelli, spezie, seta, argento, oro e rubini. A queste si aggiungono le carte cammello. I cammelli, oltre ad essere basilari per un’ambientazione in un mercato orientale, sono una specie di carta bonus da sfruttare quando si mercanteggia.
I gettoni invece sono ciò che si ricava dalla vendita delle merci e si dividono tra Gettoni Merce e Gettoni Bonus.
I gettoni delle merci servono per il pagamento delle vendite. Non sono delle monete e anche i gettoni della stessa tipologia merceologica possono avere valori differenti. Questo si spiega con l’obiettivo del gioco di pagare sempre meno le merci. I gettoni vanno messi in fila con valore crescente e quando si vende una merce si parte a prendere i gettoni dal valore più alto. Prima si vende una merce maggiore è il suo valore. Quindi con il proseguo del gioco la vendita della stessa merce dà meno Rupie.
I gettoni bonus invece sono dei token aggiuntivi che si prendono quando si fanno grosse vendite. Le grosse vendite ci sono quando si vendono 3, 4 o 5 carte in un’unica volta. I gettoni bonus assegnano delle Rupie Extra e il loro valore è segreto. Si scopre solo quando li si pesca.

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Dopo aver disposto i gettoni come richiesto dal gioco si mescola il mazzo di carte merci. Si danno 5 carte per giocatore e se ne mettono altre 5 al centro del tavolo.
Se si hanno in mano delle carte cammello vanno messe sul tavolo di fronte a noi, in quello che è definito “recinto”.
In ogni turno il giocatore può fare 2 cose: prendere le Carte merce o vendere le Carte merce.
-La raccolta delle carte:
Il giocatore può prendere 1 o più carte tra quelle a faccia in su al centro del tavolo. Se ne prende solo una viene aggiunta alla mano in modo “gratuito”. Se ne prende 2 o più invece le deve barattare con quelle della propria mano. Gli scambi sono sempre 1:1 e non conta la tipologia di merci. Prendi 3 carte? Le scambi con altre 3 carte.
Gli unici limiti è che si possono prendere solo merci uguali e che a fine turno la mano non può essere di più di 7 carte (gli eccessi vanno messi negli scarti).
-La vendita delle carte:
Un giocatore può vendere anche una sola merce. Scarta una carta dalla propria mano e prende il primo gettone merce della fila corrispondente. Questo però vale solo per le merci meno pregiate che sono pelli, spezie e seta. Per le merci di maggiore valore, quindi argento, oro e rubini, invece il minimo per mercanteggiare è 2 carte.
In Jaipur però è strategico, quando possibile, fare vendite più grosse di una o due carte merce. Difatti a partire da 3 carte la vendita dà diritto anche ad un gettone bonus. I gettoni bonus sono di 3 tipi, per 3 carte, 4 carte o 5 carte. Le ricompense dei gettoni bonus sono nascoste sul retro, ma è certo che il valore cresce in base alla tipologia.
-Le Carte Cammello
Le carte cammello sono una sorta di Jolly, una carta bonus da usare in vario modo per rendere il gioco più strategico. Quando in gioco ci sono una o più carte cammello si possono prendere senza doverle mai barattare. Avere un recinto pieno di cammelli è un grande vantaggio, perché si possono barattare le merci anche con le carte cammello, quindi senza dover sacrificare delle merci che si hanno in mano. Terminare la partita con più cammelli nel recinto rispetto all’avversario invece assegna il Gettone cammello. Un piccolo bonus di 5 Rupie.

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Il round termina in 2 modi. Quando finiscono le carte del mazzo (anche se ci sono ancora le ultime 5 carte sul tavolo) oppure quando finiscono i gettoni di 3 tipologie di merci sulle 6 presenti.
Finito il round si contano le Rupie raccolte con i gettoni merce e quelli bonus. Chi ha più Rupie vince il Round e il Sigillo d’Eccellenza.
Si procede dunque al secondo round e se vince ancora lo stesso giocatore termina la partita. Altrimenti c’è l’ultimo decisivo round che mette in palio l’ultimo Sigillo d’Eccellenza.

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Considerazioni e giudizio finale:

Nella sua semplicità Jaipur è un un ottimo gioco da tavolo. Magari nel leggere la mia spiegazione può sembrare più complesso di quanto sia in realtà, ma è solo perché rientra nella categoria dei giochi che ci vuole più tempo a spiegarli rispetto al far vedere come si gioca.
Per quanto mi riguarda è uno dei migliori filler per 2 giocatori, anche se in questi casi anche l’ambientazione può avere un ruolo importante.
Quello che mi piace di più di Jaipur è la profondità nascosta, perché a discapito della semplicità del regolamento si rivela molto intrigante da giocare. All’inizio sembra molto basato sul fattore fortuna, ma grazie alle Carte Cammello il gioco diventa molto più equilibrato. Inoltre per vincere bisogna ponderare bene ogni mossa e tenere anche in considerazione le mosse del mercante avversario. Intendiamoci, nulla di complicato o cervellotico, però mercanteggiare è un’arte e ci vuole dimestichezza.
Volendo le partite di Jaipur possono diventare ancora più veloci, per riempire anche quei vuoti di pochi minuti. Basta fare delle partite secche con un solo round. Ovviamente è sempre meglio giocare a Jaipur al meglio delle 3 e seguire il regolamento. Per quando si ha pochissimo tempo però si può anche fare una sfida secca, e in massimo 10 minuti si stabilisce chi è il miglior mercante di tutta Jaipur.

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Maggiori informazioni su gameworks.ch

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