Recensione Le Rovine Perdute di Arnak
Un gioco da tavolo per chi ama l'avventura e l'esplorazione di terre misteriose
La fine del 2020 per Czech Games Edition è stata una chiusura d’anno molto ricca con due nuovi giochi da tavolo. Se con Under Falling Skies ci ha portato delle atmosfere fantascientifiche con un solitario in cui dobbiamo proteggere la Terra da un’invasione aliena, con il gioco che vediamo oggi cambiamo del tutto ambientazione.
Lost Ruins of Arnak è sempre un gioco con un’ambientazione di fantasia, ma in questo caso strizza l’occhio agli amanti dell’avventura e dell’archeologia.
Arnak è un’isola tropicale leggendaria, ricca di tesori, siti da visitare ma anche pericoli e misteri. Nessuno è mai riuscito a trovarla e a provare la sua esistenza. La nostra spedizione però sembra aver avuto successo. Dopo giorni di viaggio nel mezzo dell’Oceano vuoto e sconfinato ecco qualcosa all’orizzonte. È un’isola, ma non è un’isola qualunque, quella è Arnak!
Che gioco è e come si presenta
Le Rovine Perdute di Arnak è un gioco da tavolo da 1 a 4 giocatori a partire dai 12 anni che ha una durata calcolata attorno ai 30 minuti per ogni giocatore. Quindi dura circa mezzora in solitario ma può arrivare a quasi 2 ore per le partite in 4.
Come tipologia di gioco è un competitivo ibrido che propone differenti meccaniche che vanno dal piazzamento lavoratori al deck building.
Lo scopo del gioco è esplorare Arnak, andare alla scoperta dei siti archeologici nascosti dalla fitta giungla, ammansire i Guardiani che proteggono i siti, recuperare reperti e tesori e altre azioni che portano punti. Perché poi alla fine, da buon gioco da tavolo, è sempre una questione di punti. Chi ne accumula di più, vince.
I materiali del gioco sono di ottima qualità, anche se gli amanti dell’ordine non apprezzeranno la scatola visto che è sprovvista di ogni genere di divisorio. La mancanza di una scatola progettata in funzione del gioco è compensata dalla presenza di tante zip bag per dividere i materiali per tipologia ed evitare che si mischino.
Il tabellone di gioco è double-face e propone due versioni leggermente differenti di Arnak. Si riconoscono da due templi, il Tempio dell’Uccello da un lato e quello del Serpente dall’altro e permettono di scegliere il livello di difficoltà della partita. Il Tempio dell’Uccello è per i principianti, il Tempio del Serpente è per giocatori che hanno già fatto qualche partita.
Nella parte centrale del tabellone abbiamo raffigurato l’isola di Arnak con i siti da esplorare. I siti vengono aggiunti tramite delle grosse tessere di cartone e sono di 3 tipologie: siti disponibili a inizio partita; siti di Livello 1; siti di Livello 2.
Sulla destra abbiamo il Tracciato Ricerca, il quale raffigura il Tempio (Uccello o Serpente in base al lato) da scoprire raccogliendo frammenti di rovine lungo il tracciato.
Nella parte alta invece c’è la sezione della pesca delle carte. C’è posto per i 3 mazzi, a sinistra gli Artefatti, al centro la Paura, a destra gli Oggetti. Sotto ai 3 mazzi invece c’è spazio per 5 carte da rivelare tra Artefatti e Oggetti. La proporzione tra le due tipologie varia in base ai turni e viene mostrata da un segnalino Staffa della Luna, che cambia posizione ogni turno. Il primo turno c’è 1 Artefatto e 4 Oggetti, il secondo ci sono 2 Artefatti e 3 Oggetti, e si prosegue così fino al 5 e ultimo turno che ribalta le proporzioni.
In aggiunta al tabellone c’è una plancia supplementare da mettere in basso che serve per raggruppare le risorse del gioco.
Le altre 4 plance presenti nella scatola sono le Plance dei giocatori, le quali raffigurano l’accampamento della squadra di esploratori. La plancia è divisa in zone per mettere il mazzo di gioco, le risorse e i vari segnalini.
Le carte del gioco sono divise per tipologia, abbiamo 35 carte Artefatto, 40 carte oggetto e 19 carte Paura. Le carte Paura sono dei malus di -1 sul punteggio finale del giocatore per inserire anche delle carte negative nelle meccaniche di deck building. In aggiunta ci sono delle carte speciali (Funding e Exploration) che servono per formare il mazzo iniziale.
Lost Ruins of Arnak però è anche ricco di segnalini di differenti materiali. Si va dal legno degli Esploratori e i segnalini per il Tracciato Ricerca; alla plastica per le Punte di freccia, le Pietre preziose e le Tavolette di pietra; per finire al cartone di segnalini come le monete o le bussole.
Monete: valuta per acquistare gli Oggetti
Bussole: valuta per acquistare Artefatti e per muoversi in giro per l’isola
Frecce: si usano contro i Guardiani
Pietre preziose: necessarie per completare il tracciato Ricerca
Tavolette di pietra: necessarie per attivare gli Artefatti
Come si gioca
Il setup di Lost Ruins of Arnak varia leggermente in base al numero di giocatori, in questo modo lo svolgimento delle partite è sempre bilanciato per non cambiare troppo l’esperienza di gioco.
Ogni giocatore parte con la sua plancia, il mazzo iniziale da 6 carte e i segnalini di legno del suo colore, quindi 2 esploratori più la lente d’ingrandimento e il libro (quest’ultimi da collocare sul tracciato Ricerca).
Come detto precedentemente il gioco si svolge su 5 turni, al termine dei quali si passa al conteggio dei punti per scoprire chi ha vinto.
Nel proprio turno un giocatore può svolgere 1 Azione Principale più un numero illimitato di Azioni gratuite. Le azioni gratuite sono quelle che presentano l’icona del Fulmine.
Le Azioni Principali sono:
–Scavare un sito: Si può fare solo sui 5 siti iniziali o i siti avanzati già scoperti. Pago il costo del viaggio e ottengo l’Effetto indicato.
–Scoprire un nuovo sito: Pago il costo di viaggio più 3 o 6 Bussole in base al livello del Sito. Raccolgo il segnalino Idolo e piazzo una Tessera Sito prendendola dalla riserva. Ottengo subito l’Effetto indicato dal nuovo Sito scoperto, poi metto sopra alla Tessera Sito una Tessera Guardiano presa della riserva. Se ho sufficienti risorse posso anche affrontare subito il Guardiano. Quando sconfiggo un Guardiano rimuovo la tessera e la metto a fianco della mia plancia, poiché ogni Guardiano ha un effetto da attivare quando è permesso o quando lo riteniamo più efficace.
Se invece a fine turno non ho sconfitto il Guardiano, quando riporto il segnalino dell’Archeologo sulla plancia pesco anche 1 carta Paura.
–Pesco una nuova carta: Posso acquistare una delle 5 carte scoperte sul tabellone. Se è un Oggetto lo metto a faccia in giù sotto al mazzo di pesca; se è un Artefatto la metto sulla parte destra della Plancia da dove posso attivarne l’Effetto. Poi la carta finisce nel mio mazzo e, nel caso volessi riutilizzarla, dovrò pagare una Tavoletta per sbloccare di nuovo il suo Effetto.
–Gioco una carta dalla mano: questa può anche essere un’azione gratuita se gioco delle carte con l’icona Fulmine.
–Ricerca: avanzo nella ricerca del Tempio. Muovo i segnalini Libro e Lente d’ingrandimento pagando il costo di ogni livello. Raggiungere un nuovo livello mi assicura bonus ed effetti, fino a quando non scopro il Tempio che assicura un bel gruzzolo di punti. Tutti i giocatori che raggiungono il tempio prendono punti, ma è un valore decrescente in modo da premiare chi arriva prima. Dopo aver scoperto il Tempio però possiamo proseguire ed esplorarlo, andando a prendere altri Segnalini speciali presenti alla fine del tracciato.
Il tracciato Ricerca è anche l’unico modo per sbloccare le carte Assistenti. Delle carte di piccole dimensioni da usare prevalentemente come Azioni gratuite e che assicurano risorse extra. Un Assistente dopo essere stato usato diventa Esausto, ma torna disponibile nel turno successivo.
Tra le Azioni Gratuite quella più particolare e interessante è quella che riguarda gli Idoli. Ogni Idolo raccolto vale 3 punti a fine partita. Sulla Plancia però ho 4 spazi in cui posso incastonare un Idolo come azione gratuita. Questa mossa mi permette di scegliere un Effetto tra i 5 raffigurati sulla Plancia. Si tratta di risorse extra, carte e altri bonus interessanti. Fare questa mossa però toglie punti per il fine partita. Ogni spazio dà a fine partita un valore crescente di punti (1, 2, 3 e 4 punti). Quindi se noi incastoniamo un Idolo, quello spazio non ci dà più i punti alla fine della partita. Motivo per cui, anche se è un’azione gratuita, va eseguita solo se strettamente necessaria.
A fine turno si riportano al campo base gli Esploratori, si sposta il Bastone della Luna verso destra, si tolgono le carte più esterne e si pescano nuove carte Oggetti e Artefatti.
Se ci sono Assistenti esausti tornano attivi. Si prendono le carte usate, si rimescolano e si mettono sotto al mazzo di carte non utilizzate nel turno.
Il ruolo di primo giocatore passa verso sinistra, ogni giocatore pesca 5 carte dal suo mazzo e si procede con il nuovo turno.
Alla fine del 5° turno la partita finisce e si procede con il conteggio dei punti. Fase agevolata da un blocchetto con una tabella che rende tutto più chiaro e intuitivo. Non che sia complicato, ma con una tabella che riassume le fonti dei punti è più difficile che ci siano errori o dimenticanze.
Chi ha fatto più punti vince, chi ne ha fatti meno riordina tutto.
Variante per esperti
Il tabellone di Lost Ruins of Arnak è double-face per offrire due livelli di difficoltà. Il lato con il Tempio dell’Uccello è per iniziare. Il lato con il Tempio del Serpente ha qualche differenza per rendere il gioco un po’ più difficile.
Lo spunto narrativo è un secondo viaggio per addentrarsi ancora di più nei misteri dell’Isola di Arnak.
Il tabellone presenta dei differenti costi di viaggio per i vari Siti e anche un nuovo tracciato Ricerca. Qui troviamo un nuovo spazio che è per il Salvataggio degli Assistenti. Trattandosi di una seconda missione si ipotizza la presenza di assistenti dispersi dal primo viaggio.
Modalità Solitario
Per il setup del Solitario si parte da quello delle partite per 2 giocatori. In questo caso ci troviamo ad affrontare un Rivale che esegue delle Azioni tramite una pila di tessere.
La scelta iniziale delle Tessere azione del Rivale determina la difficoltà della partita. Per creare la pila di pesca abbiamo a nostra disposizione 5 tessere base, 5 tessere verdi (facili) e 5 tessere rosse (difficili). La pila deve essere composta da 10 tessere. Le 5 base sono sempre presenti, poi a seconda del livello di difficoltà desiderato possiamo aggiungere tessere verdi o rosse in proporzione variabile. 5 tessere verdi significa il livello più facile possibile, 5 rosse il più difficile, le vie di mezzo permettono di modulare il livello di sfida.
Una particolarità è anche il dover affrontare tutti gli Esploratori dei colori rimanenti. Quindi, mentre noi usiamo sempre i 2 Esploratori del nostro colore, il Rivale muove i 6 Esploratori rimasti. I segnalini sul Tracciato Ricerca invece rimangono 2 di un colore a caso.
Anche la partita in Solo si svolge su 5 round, il Rivale non prende carte Paura ed è sempre il giocatore inziale di ogni turno. Il conteggio dei punti finali rimane identico.
Inoltre vi segnalo che sul sito arnak.com è possibile trovare anche del materiale Extra per fare anche una modalità Campagna in solitario.
Considerazioni finali
Lost Ruins of Arnak è l’ennesimo ottimo gioco della CGE. Non sarà un capolavoro, ma è un gioco ben fatto, con un’ambientazione intrigante (anche se è una cosa del tutto soggettiva) e proposto con grande cura in tutte le sue componenti.
Le meccaniche sono molto valide e c’è una grande varietà di scelta tra le Azioni da eseguire, tanto che è necessario del tempo per padroneggiare al meglio Lost Ruins of Arnak. Questo non deriva da una complessità del gioco, per quello lo ho trovato semplice da capire anche se ho la versione in inglese. Merito di un regolamento chiaro, ben scritto e che lascia poco spazio a dubbi o fraintendimenti.
Per capire bene come sfruttare al meglio ogni Azione e saper interpretare l’andamento del gioco però occorre tempo. Per questo ho apprezzato la presenza del doppio tabellone con le due difficoltà. Come mi è piaciuta anche la modalità in Solitario. Preferisco sempre giocare in compagnia, ma con Lost Ruins of Arnak la trovo un buon compromesso. Inoltre la difficoltà modulabile del Rivale permette di adattarla al meglio al proprio livello.
Quindi se l’ambientazione vi intriga e le meccaniche sono a voi congegnali Lost Ruins of Arnak può essere un ottimo acquisto. Se non avete voglia di pazientare una sua localizzazione in italiano potete prenderlo anche in inglese. Una volta letto il regolamento e imparato a giocare è indipendente dalla lingua perché tabellone, tessere e carte non hanno testo ma solo simboli e icone.
Maggiori informazioni su craniocreations.it