Recensione OneSport OT16
Un'ottima bicicletta pieghevole a pedalata assistita
La mobilità urbana sarà sempre più basata sul motore elettrico, con mezzi di piccole dimensioni che renderanno ancora più semplice fare a meno dell’automobile. Anzi, lo stanno già facendo, anche se la diffusione va piuttosto a rilento.
Tra i motivi principali c’è il fattore prezzo, perché gli unici mezzi elettrici economici sono i monopattini ma la loro comodità si ferma agli spostamenti molto brevi. Per avere un mezzo confortevole e sicuro l’unica proposta seria sono le biciclette a pedalata assistita. Mezzi che possono costare anche varie migliaia di euro ma non vale per tutti i marchi e i modelli. Oggi vediamo proprio una e-bike che incuriosisce proprio per il prezzo, soprattutto se comparato con le caratteristiche. Ecco la OneSport OT16-2.
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Che bici è
L’e-bike OneSport OT16-2 è una bicicletta pieghevole a pedalata assistita. Questo aumenta la sua praticità visto che è più semplice trovare un posto dove tenerla (volendo anche in casa se non avete un garage) o potete portarla con voi nel baule della macchina quando andate in vacanza o a fate qualche gita fuori porta.
L’unica cosa XL è il peso perché parliamo di una bicicletta che sfiora i 30 Kg (29,7 Kg), peso dovuto anche a un telaio davvero massiccio in ferro. Questo rende la bici molto robusta e dà l’impressione di essere pronta ad affrontare ogni percorso o asperità. Sensazione aumentata dalla presenta di una forcella ammortizzata e un ulteriore ammortizzatore collocato sul tubo sotto la sella.
Fortunatamente, trattandosi di una bicicletta a pedalata assistita, il peso non inficia la pedalata e possiamo andare in giro sentendoci leggiadri come se avessimo una leggerissima bici in carbonio. Ovviamente in alcune situazioni il peso ha un certo impatto, ad esempio se la dobbiamo caricare in macchina o portare su e giù da una rampa di scale.
Una cosa però è certa, con la e-bike OneSport OT16-2 difficilmente vi ritroverete in riserva, perché nella nostra prova l’autonomia si è rivelata davvero super!
Le caratteristiche tecniche
E-bike OneSport OT16-2
Bici pieghevole a pedalata assistita
Motore da 250W
3 livelli di assistenza alla pedalata
Batteria estraibile
Batteria da 48V 17Ah
Autonomia: fino a 120 Km
Trasmissione 7 velocità Shimano Tourney
Controlli di cambiata con leva e pulsante
Pannello di controllo con display a colori
Il display mostra la velocità, la distanza e altri utili dati
Il pannello serve anche per le regolazioni della pedalata assistita e attivare le luci
Freni a disco meccanici
Forcella ammortizzata
Ammortizzatore sotto la sella
Luci LED (bianca anteriore, rossa posteriore)
Peso: 29,7 Kg
Scatola e assemblaggio
L’e-bike OneSport OT16-2 non è in vendita nei negozi e va acquistata online sul sito ufficiale del produttore.
La spedizione è piuttosto veloce e la scatola, per essere una bicicletta, non è delle più voluminose. Trattandosi di una bici pieghevole è meno ingombrante e potrebbe essere possibile spostarla anche da soli. Anche se, dato il peso, il consiglio è sempre di spostarla in due visto che la bici più tutto l’imballo si arriva a circa 36,5 Kg totali.
L’assemblaggio è semplice e veloce perché la bici è quasi completa, basta attaccare le parti tolte per agevolare l’imballaggio.
Occorre:
– Raddrizzare la bici (che arriva piegata in 2) e bloccare il telaio con l’apposita leva
– Infilare il manubrio nel telaio (i cavi sono già tutti collegati)
– Mettere la sella
– Avvitare i pedali (non sono uguali – lato sinistro e lato destro – come tutte le bici)
– Fissare il parafango posteriore con le 2 viti che si trovano già fissate al telaio
– Aggiungere i catarifrangenti alle ruote e il campanello sul manubrio
– Per sicurezza date una controllata alle gomme. Nel mio caso erano già gonfie ma è sempre meglio verificare che siano in un range di pressione corretto.
L’attrezzo multifunzione incluso nella scatola, è molto completo e ha 6 chiavi a brugola (2 – 2.5 – 3 – 4 – 5 – 6), 3 chiavi a bussola (8 – 9 – 10), 3 chiavi inglesi (8 – 10 – 15), cacciavite piatto, cacciavite a stella e tendiraggi.
Insieme alla bici troviamo una scatola di accessori, oltre ai catarifrangenti e al campanello troviamo il caricatore per la batteria, la chiave di sblocco per la batteria più una copia di scorta, un attrezzo multifunzione con brugole, chiavi inglesi, cacciaviti e tutto quello che può servire per il montaggio e la manutenzione, il libretto di istruzioni/manuale d’uso e infine anche l’acceleratore.
L’acceleratore è una manopola sinistra modificata per usare la bici come uno scooter elettrico. L’accessorio è incluso perché è una bici in vendita in vari paesi ma in Italia non è utilizzabile perché non è a norma.
Pannello di controllo e leve del cambio
Sul manubrio troviamo a sinistra il pannello per i dati e i comandi della pedalata assistita, sulla destra le leve per il cambio.
Il cambio Shimano è particolare perché ha un comando stile MTB vecchio stile ma serve solo per diminuire i rapporti. Per aumentarli c’è un pulsante con il + che è davvero molto comodo e permette di cambiare molto velocemente.
Il pannello di controllo ha un display LCD di buona qualità ed è ben visibile in ogni condizione di luce. A sinistra del display ci sono tre pulsanti, uno col simbolo di accensione/spegnimento e il + e il -.
Il tasto centrale serve solo per accendere e spegnere la bici; i tasti + e – servono per selezionare il livello di assistenza della pedalata da 0 al livello massimo che è 3. Questi tasti hanno anche delle funzioni aggiuntive. Tenendo premuto il tasto + si attivano e disattivano le luci. Tenendo premuto il tasto – si attiva la modalità della spinta a mano. La bici inizia a muoversi a circa 6 Km/h ed è molto comoda quando dobbiamo camminare e vogliamo evitare di spingere il peso della bici.
Le varie impostazioni e i dati che troviamo sul pannello di controllo li possiamo trovare anche sull’app. Dopo aver connesso la bici via Bluetooth abbiamo una visualizzazione ancora più chiara di tutti i dati e possiamo anche attivare e disattivare le luci o altre modalità. L’applicazione però non offre funzioni aggiuntive, quindi è un di più che può tornare comodo a qualcuno ma nel complesso non è assolutamente necessaria.
La prova
La bicicletta pieghevole a pedalata assistita OneSport OT16-2 ha un peso importante ma questo comporta anche un mezzo molto robusto e pronto a tutto. Ad esempio, il portapacchi posteriore è integrato col telaio e questo permette anche di caricarci parecchi chili senza timori.
La regolazione della posizione è molto semplice e veloce grazie alle leve che permettono di fare modifiche in un istante. Trovare una posizione comoda con bici di questo tipo poi è ancora più semplice visto che è possibile regolare anche l’altezza del manubrio.
La sella, oltre ad avere un ammortizzatore nella parte finale del tubo, ha anche un meccanismo per ribaltarla in avanti. Questo serve solo per estrarre la batteria visto che la sella termina proprio in quella posizione.
La presenza dell’ammortizzatore sotto la sella migliora molto il confort, soprattutto sullo sconnesso, questo però limita un po’ la regolazione per le persone più basse che potrebbero trovare la sella troppo alta. Per provare abbiamo fatto una modifica e nel prossimo paragrafo vi spieghiamo cosa fare nel caso vi serva una sella posizionata più in basso.
Il fatto che sia una bici pieghevole elettrica offre grossi vantaggi, sia se dovete portarla con voi – magari in vacanza – sia se avete poco spazio dove tenerla. Il peso rende un po’ difficile muoverla, ad esempio se dovete caricarla in un bagagliaio serve l’aiuto di qualcuno (a meno che non siate particolarmente forzuti). Le dimensioni ridotte però sono un vantaggio non da poco visto che non vi obbliga ad usare dei portabiciclette esterni.
Per accendere la bici occorre la chiave altrimenti non si può attivare la batteria. Dopo aver inserito la chiave e averla ruotata dal lato per l’accensione (dall’altro sbloccate la batteria per poterla estrarre) potete attivare il pannello di controllo.
La batteria si può ricaricare anche quando è sulla bici ma se volete potete estrarla e caricarla dove siete più comodi.
Trattandosi di una bici a pedalata assistita si può usare come una bici qualsiasi. La chiave però è sempre necessaria perché sblocca la trasmissione, quindi per utilizzarla senza aiuto alla pedalata va comunque accesa e va lasciata sullo 0.
L’assistenza alla pedalata è basata sulla cadenza. Le e-bike sono principalmente di due tipi: quelle che attivano il motore elettrico basandosi sulla cadenza e quella sulla coppia.
Con quelle a cadenza occorre iniziare a pedalare, quando la bici rileva la pedalata attiva l’aiuto che quindi parte con un po’ di ritardo. Quelle basate sulla coppia invece percepiscono immediatamente che stiamo pedalando e l’aiuto si attiva appena facciamo pressione sul pedale.
Ovviamente quelle basate sulla coppia sono le più comode per le partenze, soprattutto in salita, si tratta però di un sistema presente solo sulle bici di fascia medio/alta e molto costose. Quindi se cercate un modello economico e alla portata di tutti è inevitabile avere un po’ di ritardo con la partenza dell’aiuto alla pedalata. Se si escludono le partenze in salita non è una cosa troppo rilevante. Ricordatevi però di scalare sui rapporti più agili quando vi state per fermare, almeno ridurrete al minimo la fatica in partenza.
Il cambio, Shimano Tourney, è una garanzia di qualità. Difatti le cambiate sono sempre rapide e precise e ho anche apprezzato il doppio sistema di cambiata che separa i movimenti. La leva si usa solo per scalare i rapporti e rendere la pedalata più agile, per indurirla invece c’è un pulsante a portata di pollice che è davvero molto comodo.
Il motore è da 250W e l’uso è limitato a 25 Km/h come da normativa. Questo vuol dire che voi pedalando (o andando in discesa) potete andare quanto volete o riuscite ad andare. Il motore elettrico però rimane attivo fino ai 25 Km/h, oltre dovete fare tutto voi. La stranezza della e-bike pieghevole OneSport OT16-2 è che anche la velocità sul display è limitata a 25 Km/h e il lettore non mostra velocità superiori. Non essendo una bici sportiva non è una problematica rilevante, però si potrebbe sistemare con un aggiornato software visto che non c’è motivo per bloccare anche la visualizzazione della velocità.
L’assistenza alla pedalata è regolabile su 3 livelli di aiuto. I tre livelli sono ben distinti e si sente bene la differenza tra loro, quindi è possibile trovare la pedalata più confortevole in ogni situazione.
Dato che la pedalata assistita si attiva in base alla cadenza per sfruttare al massimo l’aiuto occorre usare i rapporti più agili, diciamo fino al 4. I rapporti dal 5 al 7 invece potrebbero risultare troppo duri per pedalare con una cadenza sufficiente per attivare il motore.
La scelta del livello di assistenza incide anche sull’autonomia della batteria. Questa caratteristica però si è rivelata uno dei punti di forza della bici pieghevole OneSport OT16-2. Nel primo giro di test l’ho messa alla prova con un percorso molto lungo che passa anche da sterrati molto sconnessi e in quel giorno era anche fangoso e con molte pozze d’acqua. In circa 60 Km la batteria ha perso solo una tacca sulle quattro dell’indicatore. È vero che per come pedalavo l’assistenza non era sempre attiva, però anche con un’assistenza costante significa avere ben oltre 100 Km di autonomia.
Come detto, nella prova l’ho testata su ogni tipo di percorso, anche su salite con forte pendenza (il produttore indica che è utilizzabile su salite fino al 20%). Il confort generale è ottimo, merito del doppio ammortizzatore (forcella e sella) e anche delle gomme molto larghe. Difatti le gomme sono molto rilevanti su questo aspetto perché più sono grandi più attutiscono le asperità del terreno. Dato che la OneSport OT16-2 è una bici pieghevole non ha delle ruote di grande diametro, sono “solo” da 20 pollici, quindi anche il diametro è ridotto perché a discapito delle apparenza sono larghe solo 3 pollici. Questo però lo trovo un vantaggio visto che le vere gomme fat (larghe 4 o 5 pollici) sono esagerate, non hanno alcuna utilità e rendono solo la bici meno scorrevole.
I pneumatici con piccoli tasselli invece l’hanno resa molto piacevole da usare anche su sterrato bagnato dove non ha mai perso aderenza anche nei passaggi più dissestati.
Dopo un test così impegnativo per il tipo di terreno, l’uso urbano si è rivelato quasi una formalità. Ovviamente bisogna stare sempre attenti alle asperità che possono esserci sulle strade, perché alcune voragini che ci sono nell’asfalto possono essere molto più insidiose di quelle che si trovano nelle strade di campagna. La bici però è solidissima, le gomme grosse e è ben ammortizzata, quindi è pronta davvero a tutto.
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La modifica del tubo reggisella
Come detto nel precedente paragrafo l’ammortizzatore sotto la sella rende la bici a pedalata assistita OneSport OT16-2 ancora più confortevole. La presenza dell’ammortizzatore però impedisce di abbassare al massimo la sella, già in parte limitata dalla presenza della batteria.
Questo potrebbe rappresentare un problema per le persone più basse che potrebbero trovare la sella troppo alta.
Se per caso vi ritroverete in questa situazione potrete guadagnare qualche centimetro cambiando il tubo reggisella. Questo vuol dire rinunciare all’ammortizzatore, ma il confort grazie alla forcella e alle gomme grosse non ne risente molto.
Il cambio è semplice e soprattutto economico, in un negozio di biciclette ho acquistato un tubo di cambio per soli 6€. Il tubo deve essere da 28,6mm di diametro. In questo modo guadagnate i centimetri dell’ammortizzatore e potete abbassare ancora un po’ la sella.
L’unica scomodità è che si perde il sistema che ribalta la sella, quindi per estrarre la batteria dovrete sollevare ogni volta il tubo. Operazione però giusto un poco più macchinosa e soprattutto non strettamente necessaria visto che la batteria potete ricaricarla anche mentre è sulla bici.
Considerazioni finali
La bicicletta pieghevole a pedalata assistita OneSport OT16-2 è un modello dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Le caratteristiche sono molto valide e ho trovato nell’autonomia il suo grande punto di forza.
Nell’utilizzo si è sempre comporta bene, nell’urbano come su sterrati e percorsi sconnessi dove gli ammortizzatori e le gomme garantiscono un confort ottimale.
Il cambio Shimano è di ottima qualità e si sente la presenza di un marchio così affidabile, la pedalata assistista che parte in base alla cadenza comporta un po’ di ritardo nella sua attivazione ma su questo aspetto non si può fare altrimenti. Per avere un’attivazione immediata occorre un altro sistema di partenza che però avrebbe reso la bici molto più costosa. Quindi non si tratta di un punto debole visto che è una caratteristica comune in tutte le e-bike con prezzi abbordabili. Forse si potrebbe lavorare via software per rendere l’attacco e lo stacco del motore un po’ più dolce, perché soprattutto sul livello 3 è piuttosto netto. Dopo un po’ però ci si abitua e soprattutto si trovano le combinazioni ideali tra cambio e livello di assistenza per avere sempre una pedalata piacevole e fluida.
L’unico aspetto che andrebbe veramente migliorato nelle future versioni o modelli è il peso, perché 30 Kg sono tanti e una riduzione generale sarebbe una bella cosa. Nell’uso non si sente perché avendo l’assistenza alla pedalata si percepisce molto più leggera. Però se la dobbiamo portare in giro o mettere nel baule richiede un certo impegno (o un aiuto).
Nel complesso però la OneSport OT16-2 è davvero un’ottima bici e soprattutto in relazione al prezzo è un modello che merita l’acquisto.
Maggiori informazioni su onesportglobal.com