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Recensione Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria

L'Edizione Leggendaria del gioco di carte più giocato nelle taverne di D&D

Tre Draghi al buio è un titolo uscito nei primi anni 2000 che ci ha proposto “il gioco di carte più giocato nelle taverne dell’universo di Dungeons&Dragons”. Bastava questo per suscitare interesse verso gioco, con tutti i giocatori di D&D stuzzicati e attirati da un marchio così importante.
Inoltre il gioco poteva essere integrato nelle campagne di Dungeons&Dragons, per concedersi degli intermezzi alternativi durante le sessioni, con tanto di regole ad hoc per integrarlo al meglio nelle nostre avventure. Un po’ come è successo anni dopo in versione videogame con il gioco di carte Gwent e The Witcher 3. Giochiamo dividendoci tra storia principale e missioni secondarie, poi però ogni tanto ci concediamo una sfida a carte con uno dei tanti personaggi che incontriamo nel gioco.
Per chi se lo fosse perso, Tre Draghi al buio è tornato con una nuova edizione, l’Edizione Leggendaria, che ripropone lo stesso gioco ma con alcune aggiunte e aggiornamenti.

Che gioco è come si presenta

Tre Draghi al buio (dentro la scatola)

Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria, è un gioco da tavolo a marchio Dungeons&Dragons, ideato da Rob Heinsoo e pubblicato in Italia da Asmodee.
Il gioco è da 1 a 6 giocatori, consigliato a partire dai 14 anni (un po’ esagerato) e con partite dalla durata di circa 30 minuti.
Trattandosi di un gioco di carte i materiali sono semplici ma di buona fattura. Le carte sono in formato tarocco (più allungate delle carte tradizionali) e sono divise tra 70 carte Drago, 15 carte Drago Leggendario e 15 carte Mortali (intesi come uomini, non come effetti letali).
Poi troviamo 60 segnalini per le monete d’oro e 30 per le monete di platino (ognuna vale 10 monete d’oro).
In aggiunta ci sono anche dei segnalini tondi, 6 dischi di capacità che però servono solo se volete usare Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria nelle vostre sessioni di D&D.

Le carte di Tre Draghi al buio

Le tre tipologie di carte non hanno differenze grafiche né di utilizzo nel gioco. In due angoli troviamo un valore numerico che indica la forza del drago o del mortale. In basso c’è il nome del drago accompagnato dal suo colore e dall’indicazione se è Buono o Malvagio. I Mortali invece hanno solo il nome perché non sono né buoni né malvagi.
Sotto al nome invece troviamo il potere della carta, una capacità che può attivarsi quando la giochiamo, ma solo a determinate condizioni che vedremo in seguito.

Come si gioca a Tre Draghi al buio

Si prepara il mazzo di gioco prendendo tutte le 70 carte Draghi base e aggiungendo 10 carte pescate a caso tra i Draghi Leggendari e i Mortali.
Poi si dà a ogni giocatore la sua riserva di monete calcolandola con la formula 10 x il numero di giocatori. Quindi se si gioca in 3, ognuno riceve 30 monete.
Dopo aver mischiato le carte ogni giocatore pesca una mano di 6 carte. Ora può iniziare la partita.

Una partita a Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria è formata da varie sfide formate da 3 round ciascuna.

La fase iniziale di ogni sfida è l’Apertura. Ogni giocatore gioca al centro del tavolo una carta a faccia in giù, poi si girano e chi ha giocato la carta dal valore maggiore diventa il Comandante di quel round (il giocatore iniziale).
Tutti i giocatori mettono nel “piatto” centrale un numero di monete pari alla forza della carta più alta.

Tre Draghi al buio (partita)

Si prosegue con i 3 round, durante i quali ogni giocatore gioca una carta dalla sua mano. Inizia il Comandante, poi seguono gli altri sfidanti. Alla fine del giro si guarda la forza delle carte giocate e si determina chi è il nuovo Comandante per il secondo round. In caso di pareggio tra 2 o più carte il Comandante rimane quello precedente.
Le carte giocate hanno un Potere ma questo non si innesca sempre. Si attiva solo quando la carta giocata è la prima del Round (quindi il Comandante usa sempre il suo Potere), oppure la carta ha un valore di Forza inferiore o pari alla carta giocata dall’avversario che ci precede.
Ad esempio, il Comandante gioca un Drago di valore 7 e attiva il suo potere in quanto Comandante del round. Il secondo giocatore gioca un Drago di valore 10 ed essendo più alto dell’8 non può attivare il potere. Il terzo giocatore gioca una carta di valore 9, ed essendo più bassa del 10 giocato in precedenza innesca anche il potere.

Tre Draghi al buio (mano di carte)

La Sfida prosegue per i 3 round che la compongono, alla fine dei quali ogni giocatore ha di fronte a sé uno Stormo di 3 Draghi (anche se può avere uno o più Mortali sul tavolo, seppur siano una piccolissima parte del mazzo).
Per decretare chi ha vinto la Sfida si sommano i valori delle 3 carte. Chi ha il valore più alto vince e si prende tutte le monete del piatto.
Tutte le carte giocate, sia quelle di Apertura sia le 3 di ogni giocatore finiscono negli scarti. Le carte ancora in mano rimangono, poi ognuno pesca 2 nuove carte.

Ora può iniziare una nuova Sfida. Si prosegue così una Sfida dopo l’altra fino a quando un giocatore termina tutte le sue monete. I giocatori rimanenti confrontano i loro tesori, chi ha più monete vince la partita.

I poteri delle carte e gli Stormi speciali

Quella descritta qui sopra è solo l’ossatura del gioco, la base del regolamento per capire le meccaniche e come si svolgono le sfide.
Se fosse solo così Tre Draghi al buio risulterebbe un gioco troppo semplice, quasi banale.
A dar profondità al gioco ci pensano la penuria di carte, i Poteri delle carte e la possibilità di formare degli Stormi Speciali.

La penuria di carte è una situazione con cui i giocatori convivono per tutto il gioco. Dopotutto se ogni turno giochiamo 4 carte (1 di apertura più 3 nei Round) e ne peschiamo solo 2 all’inizio di una nuova sfida, il rischio di trovarsi senza carte è alto.
A bilanciare la situazione ci pensano alcuni poteri delle carte che ci permettono di pescare durante i round o di prendere delle carte agli avversari.
Se all’inizio di un nostro round ci rimane una sola carta, o se durante i round altrui rimaniamo senza carte, dobbiamo acquistarne di nuove. Giriamo la prima carta del mazzo, la sua Forza ci dice quanto pagare. La mettiamo negli scarti e peschiamo 4 nuove carte per la nostra lamo.

I poteri delle carte non ci servono solo per aumentare la nostra mano, possono servire anche per prendere altro oro, eliminare delle carte in gioco e altri effetti che possono rendere varia e imprevedibile ogni Sfida. È in questo contesto che ha importanza l’Allineamento del Drago, perché alcuni effetti richiedono di guardare se i Draghi coinvolti sono Buoni o Malvagi.

Gli Stormi Speciali invece sono 2 tipi di stormi di carte che possiamo avere alla fine di una Sfida.
Lo Stormo di Colore è quando abbiamo 3 Draghi dello stesso colore o 3 Mortali. In questo caso gli altri giocatori devono pagarci un ammontare di monete pari alla forza della seconda carta dello Stormo (in ordine di Forza).
Lo Stormo di Forza invece è quando le 3 carte hanno tutte la stessa forza. In questo caso il giocatore prende dal piatto un numero di monete pari al valore della Forza dello stormo (di una carta, non la somma). In più prende 2 carte di apertura e le aggiunge alla propria mano.

Considerazioni finali

Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria è un gioco di carte molto interessante. La sola presenza del brand di Dungeons&Dragons ha creato molta attesa per questa ristampa.
Tre Draghi al buio però non si rivolge solo agli appassionati del celebre gioco di ruolo, è un gioco di carte che può essere apprezzato da tutti.
Le meccaniche sono interessanti e danno vita a partite imprevedibili e che fino alla fine possono riservare sorprese. Carte e monete finiscono alla svelta, ma basta qualche mano a nostro favore per ritornare in gioco e vedere gli avversari vicino al baratro della sconfitta.
Essendo un gioco dove si pescano le carte da un mazzo è presente il fattore fortuna. Questo però aumenta dispute, accuse e imprecazioni. Proprio come si conviene ad un gioco di carte da taverna. Non è escluso che il nome di Pelor venga nominato invano.
Per i giocatori di D&D invece la possibilità di integrare Tre Draghi al buio – Edizione leggendaria nelle campagne di gioco è un valore aggiunto.
Il modo più semplice di farlo è quello di usare il gioco con il regolamento base. Nel libretto delle regole però c’è una sezione dedicata proprio a D&D, con le varianti da usare per giocare sfruttando le abilità e le caratteristiche dei nostri alter-ego. Un modo per rendere più vario Tre Draghi al buio e aumentare la voglia di inserirlo all’interno di molte campagne.

Maggiori informazioni su asmodee.it

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