Sapone da paleontologo

Alcune volte i produttori di gadget hanno delle idee meravigliose ma si perdono sulle cose più semplici. E’ il caso dell’Archaelogy Soap, una saponetta molto intrigante ma con il nome errato; vediamo perché.
La saponetta si presenta come una sezione geologica di qualche zona del pianeta Terra, ha le forme di un cubo di 7,5 cm di lato (anche se non è un cubo perfetto visto che ha gli angoli smussati e la faccia superiore irregolare) ed è diviso in strati di differente colore.
Quello più superficiale è verde poi ce ne sono altri tre che sono marrone, rossiccio e grigio. Già da questa breve descrizione è facile fare notare che questo non è un sapone archeologico ma al massimo un sapone geologico.
Prima di criticare però bisogna conoscere a fondo un prodotto: e se all’interno della saponetta ci fosse qualche antico reperto?

Nel caso ci fosse qualche reperto o qualche traccia di civiltà umana sarebbe una saponetta archeologica a tutti gli effetti, invece il produttore ha fatto un banale errore.
Sotto a qualche centimetro di sapone ci sono dei reperti da riportare alla luce ma si tratta di due piccoli dinosauri di plastica.
Questo cambia tutto, la saponetta non è né geologica (anche se in parte lo rimane) né archeologia, questa è una saponetta paleontologica.
I due dinosauri sono una piacevole sorpresa, sia quando iniziano a fare capolino dal sapone sia quando, finalmente, riuscirete a liberarli del tutto.

Nonostante l’errore del nome del prodotto direi che si può anche far finta di niente, tanto una volta scartata potrete mettere a tacere ogni equivoco.
Quello che conta per davvero è la qualità del prodotto e quello che offre, se amante la paleontologia o avete dei figli piccoli che adorano i dinosauri questa saponetta è davvero imperdibile. Il consiglio è quella di metterla in bagno senza rivelare niente, i bambini saranno doppiamente entusiasti quando scopriranno il contenuto. Inoltre i primi giorni sprecheranno meno sapone: se sapessero dei dinosauri laverebbero le mani ogni mezzora.