Sassi Pen Drive
Delle memorie USB fatte con l'argilla ma che sembrano dei sassi
Tempo fa vi parlai della Pet Rock USB, una storia assurda che riesumava in tema tecnologico una vecchia storia di un incredibile successo commerciale.
Negli anni ’70 un americano divenne ricco grazie alla Pet Rock, il sasso da compagnia. In pratica prendeva dei sassi di bell’aspetto (levigati e puliti) e li vendeva come alternativa goliardica all’animale di compagnia.
Un’idea così demenziale si rivelò un grandissimo successo e il tizio, grazie alle tantissime Pet Rock vendute in tutti gli Stati Uniti, divenne milionario.
Negli anni 2000 qualcuno cercò di bissare il successo con la Pet Rock USB, stessa filosofia ma con l’aggiunta di un cavo USB per collegare un’inutile pietra al PC. Non so se anche l’ideatore della Pet Rock USB è diventato milionario, di certo ha racimolato parecchio denaro.
In ogni caso una pietra USB che non serve a nulla non può avere vita lunga, né sul mercato né a fianco del PC; il discorso però cambia se la pietra serve a qualcosa.
Una bella proposta ce la offre un’artista russa che vende dei SassiUSB, in questo caso molto utili visto che si tratta di pen drive.
A dire il vero le pietre non sono vere, con i giusti strumenti sarebbe possibile tagliare dei sassolini, scavarli e creare delle USB di vera roccia, ma non è questo il caso.
L’artista è specializzata nella lavorazione dell’argilla polimerica, quindi il sasso è modellato attorno ad una piccola pen drive e poi colorato per sembrare vero.
Il risultato è molto convincente, quindi anche se la Stone USB non è un vero sasso la differenza non è poi così evidente e l’effetto è lo stesso.
L’importante è far sapere a tutti che la vostra pen drive è nascosta dentro ad un sasso, altrimenti potrebbero sorgere spiacevoli situazioni.
“Mamma hai visto il mio sasso?”
“Allora era tuo? L’ho buttato in giardino, lo sai che quando pulisco non voglio vedere sassi in giro!”
Per quanto riguarda le memorie invece il sasso chiavetta USB è disponibile in due formati: 16 o 32 GB. Un po’ poco considerando quanto costano oggi le memorie USB.