The Masters of Pixel Art

Il mondo dei videogame non è solo intrattenimento, è anche un settore ricco di capolavori di arte moderna. Non parlo solo dei modelli o di tutto il lavoro fatto per la grafica dei giochi, in ogni titolo ci possono essere dei capolavori che a volte passano inosservati. Si tratta delle immagini che scorrono durante i caricamenti, le immagini di sfondo nei menù di gioco e tutte quelle altre immagini create per abbellire il gioco in ogni aspetto.
Chi bada solo alla sostanza, quindi al gioco, potrebbe non notare tutta la bellezza che possono racchiudere queste immagini; invece chi ama il mondo dell’arte sa che dietro a tutte quelle immagini c’è un grande lavoro fatto da bravissimi artisti. Un lavoro che merita di essere apprezzato ma anche celebrato a dovere.
Un esempio è il fantastico lavoro fatto dallo svedese Klas Benjaminsson, un appassionato di videogame che ama soprattutto quelli della “vecchia scuola”.
Difatti con i suoi libri The Masters of Pixel Art sta raccogliendo tutti i capolavori fatti agli albori dell’era videoludica, quando anche le immagini di caricamento, gli sfondi e ogni parte grafica di un gioco era realizzata con un mosaico di pixel colorati.  Oggi le schermate dei giochi possono essere delle immagini in alta risoluzione che vengono semplicemente assegnate alle varie categorie. Quindi possono essere fatte in qualsiasi modo, anche con una tavoletta grafica che semplifica di molto la vita degli artisti.
Una volta invece anche le immagini statiche dei giochi erano realizzate con delle composizioni di Pixel, una tecnica laboriosa e limitante che però non ha impedito la nascita di veri capolavori.

Per questo Benjaminsson sta cercando di raccogliere i lavori più belli all’interno della sua opera The Masters of Pixel Art. Questo significa che la sua è una raccolta artistica, i giochi passano in secondo piano e viene posto l’accento sull’aspetto puramente artistico legato ai giochi. Quindi non si tratta di enciclopedie dei videogame come l’Enciclopedia del NES, una raccolta dei più bei giochi della console Nintendo, mentre sotto certi aspetti può avere molto in comune con Commodor 64: a visual compendium.
The Masters of Pixel Art però non è legato ad una sola piattaforma, le opere di Pixel sono prese prevalentemente dal Commodore 64 ma poi dà spazio anche macchine veno popolari e “cool” come Amstrad CPC, ZX Spectrum, Atari XL-XE, Commodore Plus/4 e MSX.

Sul mercato è già disponibile il Volume I, questo articolo invece l’ho fatto in concomitanza con la campagna di raccolta finanziamenti per pubblicare il seguito The Masters of Pixel Art: Volume II.
Quindi se siete dei grandi appassionati dei capolavori artistici racchiusi nei giochi di una volta date un’occhiata a questi volumi, potrebbero rivelarsi davvero preziosi.

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