UNO Minimalista

Per riconoscere alcuni giochi di carte basta una rapida occhiata a una carta a caso del mazzo. Difatti ogni gioco vanta una sua grafica distintiva che lo rende immediatamente riconoscibile.
Questo vale anche per UNO, uno dei più celebri giochi di carte moderni che ha una grafica molto colorata e unica.
Anche quando escono delle edizioni speciali di UNO, lo stile grafico del gioco non viene del tutto meno. Alle carte vengono aggiunti gli elementi del tema a cui è legato il mazzo, ma UNO mantiene le sue grafiche distintive.

Tra le tante versioni speciali del mazzo di UNO però ce n’è una che è venuta meno a questo principio. Un mazzo che aveva lo scopo di spazzare via tutto ciò che poteva identificare il gioco.
Il suo nome è UNO Minimalista e si tratta di una delle versioni più strane che abbia mai visto di questo gioco.

Il nome minimalista fa capire fin da subito quello che ci dobbiamo aspettare da questo mazzo. Tutte le grafiche iconiche del gioco sono state eliminate per lasciare spazio al minimalismo.
Il colore delle carte è facilissimo da identificare visto che la carta è interamente del suo colore. Le uniche grafiche presenti sono le cifre o i simboli. Tre in tutto, con l’elemento centrale più grande e due più piccoli agli angoli opposti. Lo stesso minimalismo lo troviamo nelle carte nere come il +4 e il cambia colore.

Il gioco rimane identico e anche la giocabilità non cambia troppo. Con il mazzo originale però è tutto più immediato, con la edizione Minimalista viene sempre da controllare due volte quello che hanno giocato gli avversari.
Le prime partite con il mazzo da UNO Minimalista sono un po’ spiazzanti. Ci troviamo di fronte ad un gioco che conosciamo benissimo, al tempo stesso però non ci sentiamo del tutto padroni della situazione. Con il tempo però tutto passa e partita dopo partita, riusciremo a digerire anche la grafica minimale e senza fronzoli di questo UNO.

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