La storia di Biancaneve, i 7 nani e perché ne dimentichiamo sempre uno
Per parlare dei nomi dei 7 nani partiamo dall’inizio. Biancaneve è una delle fiabe più conosciute al mondo. È una delle tante fiabe popolari raccolte e rielaborate dai fratelli Grimm nei loro volumi.
Come spesso accade con le fiabe dei fratelli Grimm se ne possono trovare varie versioni e – come altrettanto spesso accade – le prime stesure sono decisamente truci per essere delle fiabe per bambini.
Il lavoro dei Grimm però stato anche quello di rielaborare dei racconti popolari, dando loro le caratteristiche necessarie per creare delle fiabe adatte ai bambini e molto più piacevoli.
Tra i motivi per cui Biancaneve è così conosciuta e amata ancora oggi però c’è il film di animazione della Disney. Un film storico visto che è del 1937 e si tratta del primo lungometraggio realizzato da Walt Disney. Motivo che rende ancora più immortale questa storia.
La fiaba di Biancaneve in poche righe
La versione più popolare della storia racconta di un una Regina che mette al mondo una figlia e la chiama Biancaneve. La Regina però muore quando Biancaneve è ancora molto piccola e il Re, rimasto solo, si risposa con una donna molto affascinante ma anche troppo ambiziosa.
La donna, gelosa di una Biancaneve che diventava sempre più bella con il passare del tempo, chiede a un cacciatore di ucciderla.
Il cacciatore però mente alla matrigna e lascia scappare Biancaneve, la quale si rifugia in una piccola casetta che trova in mezzo al bosco.
La casetta è quella dei 7 nani, dei piccoli minatori che sono molto felici di dare rifugio a Biancaneve.
Purtroppo la matrigna scopre l’inganno del cacciatore, e inizia a tramare un modo per uccidere la povera Biancaneve. Il piano sembra avere successo quando, trasformata in una innocua vecchia, avvicina Biancaneve e le fa mangiare una mela avvelenata. Per Biancaneve sembra la fine ma in realtà cade in uno stato di morte apparente. Stato che viene spezzato da un principe che passando dalla sua dimora, se ne innamora e la salva.
I 7 nani, i piccoli grandi protagonisti della fiaba
La presenza dei 7 nani all’interno della storia è quasi accessoria. La fiaba e le sue vicende potevano funzionare anche senza la presenza dei piccoli minatori.
Come spesso accade però i personaggi secondari sono fondamentali per la buona riuscita di un racconto. I 7 nani danno alla storia tutta quella parte allegra e divertente che altrimenti mancherebbe. Un elemento fondamentale che è stato ancora più valorizzato nel film della Disney.
Non a caso quando pensiamo ai 7 nani ci vengono subito in mente i personaggi disneyani. Sette facce buffe con nomi altrettanto buffi.
Già, i nomi dei 7 nani, uno dei grandi dilemmi legati al mondo delle fiabe e dei cartoni animati. Il dilemma è quello legato ai loro nomi e al motivi per cui è così difficile ricordarseli tutti. Sette nomi non sono tanti, eppure quando proviamo ad elencarli, misteriosamente, ne manca sempre uno.
I nomi dei 7 nani nel film Disney
Nei tanti adattamenti del racconto dei Fratelli Grimm i nomi dei nani possono cambiare, anche se i 7 nomi dei nani disneyani con la prima Principessa Disney sono quelli conosciuti da tutti.
I loro nomi sono Pisolo, Brontolo, Cucciolo, Eolo, Mammolo, Gongolo e Dotto. La curiosità dei nomi italiani è la “desinenza” -olo con cui si chiudono quasi tutti i nomi, fatto salvo il nano Dotto che si differenzia dagli altri.
Probabilmente è questa assonanza che crea il paradosso dei 7 nani. Un fenomeno che colpisce quasi tutti e che rende difficile dire i nomi dei 7 nani. Quasi sempre ce n’è uno che non riusciamo proprio a ricordare. A volte proprio Dotto che ci frega con la sua diversità; altre volte sono tutti quegli “olo” finali e a farci fare confusione.
In più c’è anche l’elemento goliardico che ha portato alla nascita di tanti nomi di nani non ufficiali che giocano proprio con il loro stile di nome. Nomi che a volte si infiltrano nella lista e ci fanno sbagliare.
I nomi dei 7 nani nelle altre lingue
Se vi incuriosisce sapere come si chiamano i 7 nani nelle altre lingue eccone alcune.
Ogni nome di un nano è affiancato dai nomi in altre lingue, in ordine sono: italiano, inglese, francese, tedesco e spagnolo.
Dotto – Doc – Prof – Chef – Sabio
Brontolo – Grumpy – Grincheux – Brummbär – Gruñón
Pisolo – Sleepy – Dormeur – Schlafmütze – Dormilón
Mammolo – Bashful – Timide – Pimpel – Tímido
Gongolo – Happy – Joyeux – Happy – Feliz
Eolo – Sneezy – Atchoum – Hatschi – Mocoso
Cucciolo – Dopey – Simplet – Seppl – Mudito
Conosciamo meglio i personaggi
I nomi dei 7 nani e il loro aspetto hanno un legame molto stretto, tanto che è molto semplice riconoscerli e associare a ogni nano il suo nome. Queste però sono le loro caratteristiche principali:

Dotto
Il nano colto e saggio e sembra anche essere il più anziano, motivo per cui possiamo considerarlo come il capo. È l’unico nano a portare gli occhiali ed è anche il diplomatico del gruppo, difatti cerca sempre di mediare quando altri nani di scontrano.

Brontolo
È il nano scontroso e irascibile, insomma, ha un vero caratteraccio. Fisicamente lo si riconosce non solo per il broncio, ma anche per il naso che è il più grande tra tutti i nani. Basta però una dolcezza di Biancaneve ed ecco che anche Brontolo si scioglie come un cioccolatino.

Pisolo
Il nano dormiglione che ha sempre sonno e si addormenta in ogni posto e situazione. C’è una mosca fastidiosa che lo tormenta, ma mai di notte. Di notte dormono anche le mosche.

Mammolo
Il timidone del gruppo, un nano emotivo e anche un po’ fifone. Basta che Biancaneve lo guardi per farlo arrossire, ma da grande romantico crede nell’idea del vero amore.

Gongolo
Come fattezze è il più robusto tra tutti i nani ed è anche il più allegro. La sua felicità è proprio contagiosa, o quasi. Brontolo non ci pensa proprio a farsi contagiare.

Eolo
Un nano allergico che starnutisce in continuazione, motivo per cui nella versione italiana lo hanno chiamato come il Dio greco del vento. Il paragone però non è poi così azzardato, il suo starnuto è così potente da poter spazzare via oggetti o spegnere perfino le fiamme.

Cucciolo
Il nano bambino. Ha un aspetto infantile, è goffo e impacciato ed è anche l’unico nano che non parla. Il suo naso è piccolissimo ma in compenso ha delle orecchie enormi, un po’ come i vestiti, fuori taglia e che gli finiscono sempre sotto i piedi.