Le origini e le date di una grande tradizione del Natale
L’arrivo del Natale trasforma le nostre case che si riempiono di addobbi e simboli legati alle feste. Spesso il risultato è l’unione di due differenti tradizioni. Da un lato abbiamo le tradizioni natalizie più di origine pagana e oggi commerciali; dall’altra le tradizioni religiose.
Tra i tanti simboli del Natale che possiamo trovare nelle nostre case quelli che identificano bene questi due mondi sono l’albero di Natale e il Presepe.
Dopo esserci occupati dell’albero di Natale, tra cenni storici e la risposta all’annosa domanda su quale sia il periodo ideale per montarlo, oggi tocca al Presepio.
Come sempre la domanda su quando si fa il Presepe merita una risposta pragmatica. Ovvero quando avete voglia o tempo.
Le tradizioni però non sono legate solo alla realizzazione di quello che, in sostanza, è un diorama che mette in scena la nascita di Gesù. Nella tradizione ci sono anche le date, sia su quando si fa, sia su quando si smonta il Presepe.
Questo è importante per chi ama seguire le tradizioni ma può essere interessante anche per chi presepe, albero e addobbi li fa un po’ a caso. È sempre bello conoscere la storia dietro alle nostre tradizioni, a prescindere che le si segua o meno. Soprattutto se, come in questo caso, è una tradizione nata in Italia e in seguito diffusa in tutto il mondo cattolico.
Quando si fa il presepe
La tradizione spesso va discussa al plurale, perché soprattutto nell’Italia dei campanili è normale che ci siano tantissime tradizioni differenti.
In questo caso però il giorno sembra essere piuttosto comune e diffuso. Il giorno più indicato dalla tradizione per fare il presepe è l’8 dicembre, un giorno di festa dato che si celebra l’Immacolata Concezione.
Questo però è un giorno di super lavoro, difatti la festa viene usata per rifare i connotati alla casa, tra addobbi, l’albero e ovviamente lui: il presepe!
Per qualcuno è un’operazione semplicissima. Apre uno scatole e tira fuori una capanna molto semplice con al suo interno le statuine di Giuseppe, Maria, Gesù e pochissimo altro. Altri invece danno vita a un lavoro degno di un vero artista, con un diorama grande e ricchissimo di dettagli e personaggi del presepe. In questo caso potrebbe interessarvi il nostro articolo sui Presepi fai da te.
Se la data non vi convincesse potrebbe essere perché dalle vostre parti c’è una tradizione differente. Nel caso, fatecelo sapere nei commenti!
La nascita della tradizione del Presepe
Per capire quando si fa il presepe può servire la sua storia in breve. Il presepe ha origini antiche e come spesso accade è difficile avere certezze riguardo la sua nascita.
Le prime raffigurazioni della nascita di Gesù erano pittoriche, tra affreschi e dipinti che raffiguravano proprio la Natività.
Si ipotizza che la prima rappresentazione tridimensionale di un presepe venne realizzata da San Francesco che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione della Natività. Anche se in quel caso l’elemento centrale era la mangiatoia e ancora non c’erano tutte le figure usate oggi. Quell’evento può essere visto come l’origine di questa tradizione ed è anche visibile nella Basilica superiore di Assisi, dove Giotto lo ha raffigurato in uno dei suoi celebri affreschi: il Presepe di Greccio.
Il passaggio dalla rappresentazione artistica e cerimoniale di Francesco col tempo divenne sempre più popolare, dando vita alle prime rappresentazioni fatte con le statuine.
Verso il 1400 i presepi all’interno delle chiese erano già piuttosto diffusi, rendendo questa tradizione sempre più popolare e amata dai fedeli.
Quello che viene definito Presepe moderno però nasce nel 1500, quando la tradizione inizia a diventare popolare anche nel Regno di Napoli. È qui che la creazione delle statuine del presepe diventa sempre più elaborata, inoltre iniziano a comparire anche nelle abitazioni domestiche.
Sempre in questo periodo nasce la più celebre delle tradizioni dei presepi napoletani. Ovvero affiancare ai personaggi del presepe tradizionali varie figure vestite con abiti contemporanei ed elementi della vita quotidiana.
Nei secoli successivi la tradizione si rafforza sempre più, fino al 1800 quando il presepe diventa una presenza fissa nelle case di tutte le famiglie cattoliche. Questa diffusione fa diventare il presepe uno dei simboli più importanti del Natale.
Dove nasce l’idea della Natività che abbiamo oggi
Aver visto quando si fa il Presepe non risolve tutti i dubbi riguardo a questa tradizione. Ad esempio, perché il Presepe ha proprio questo aspetto?
Il diorama che andiamo a realizzare è una rappresentazione della Natività. Ciò che sappiamo di quell’evento arriva dai Vangeli di Luca e di Matteo, dove è narrata la nascita di Gesù a Betlemme.
Sul luogo c’è una piccola discrepanza, tra chi rievoca una grotta e chi una capanna. Ciò che non manca però è la mangiatoia, dove Maria e Giuseppe si sono ritirati per aver un posto riparato per il piccolo Gesù. Qui, a dare un po’ di calore al piccolo, ci ha pensato il respiro caldo di un bue e di un asinello.
Gli altri elementi ricorrenti sono gli angeli, i pastorelli con le pecore, la Stella Cometa che ha fatto da guida per i Re Magi; in arrivo alla mangiatoia solo parecchi giorni dopo.
Questa però è la base, c’è chi preferisce presepi ridotti all’osso, con solo la capanna e la Sacra Famiglia, e chi invece fa le cose in grande, con presepi enormi, ricchi di personaggi del presepe e tantissimi dettagli ambientali.
Proprio tutte queste differenze hanno reso il presepe così amato. Perché ha dato l’opportunità di unire la tradizione e la storia con gli usi e i costumi locali, per non parlare delle differenze che possono esserci all’interno delle famiglie. Dove ognuna ha i suoi legami col Natale, con lo stile del presepe e delle sue statuine.
Ora sapete quando si fa il presepe. Ma voi quando lo fate?
Quando si smonta il Presepe
Per rispondere alla domanda su quando si smonta il presepe si può tornare all’inizio dell’articolo, dove abbiamo parlato delle differenti tradizioni che ci possono essere nel fare, smontare o realizzare il presepe.
Per smontarlo sono due le date più indicate. Quella più diffusa è il 6 gennaio, l’Epifania, che come vuole la tradizione “tutte le feste si porta via”.
La data più giusta però imporrebbe di mantenere il presepe ancora per più di un mese. Aspettare vuol dire rimanere legati a un’altra tradizione cristiana che è il giorno della Candelora il 2 febbraio. Un giorno che celebra la Presentazione di Gesù al Tempio e che viene spesso usato come giorno per rimuovere ogni cosa legata la Natale. Quindi anche il presepe.