Il casco invisibile

Quando vedrete il sito del produttore di questo casco, penserete di essere finiti sul sito di qualche stilista emergente intento a promuovere la sua nuova collezione.

Vediamo un’attraente ragazza ripresa mentre sembra sfilare in passerella, prima con un vestito abbastanza semplice, poi con un curioso copricapo che sembra uscito dalle peggior collezione del 2012.

In realtà non è niente di tutto questo, ma è solo un modo particolare di presentare un geniale accessorio che potrebbe rivoluzionare la sicurezza di chi gira in bici.

Quello che vedete, che si presenta come un collare abbastanza vistoso, è in realtà un airbag che, grazie a degli accelerometri e giroscopi, riuscirà a capire quando il ciclista sta cadendo o è in corso in un potenziale incidente, entrando così in funzione e gonfiandosi all’istante.

Una volta gonfio diventerà come l’immagine da me descritta come un buffo copricapo, perché sarà come una sorta di casco che proteggerà tutta la testa.

In questo modo avrete la parte più preziosa e importante da proteggere completamente al sicuro, e specialmente qui in Italia dove il caschetto per la bici non è obbligatorio potrebbe risultare un accessorio fondamentale.

Non a caso questo gadget arriva dalla Svezia, paese dove non solo la cultura e l’uso della bicicletta è molto più avanti di noi (come un po’ tutti i paesi nordici), ma si è più attenti anche verso la sicurezza dei ciclisti, difatti li il casco è obbligatorio da parecchi anni. Nonostante questo hanno inventato perfino l’airbag, che per loro sarà una protezione secondaria visto che i caschetti non possono garantire al 100% l’incolumità dei ciclisti.

Il collare-airbag è tecnologicamente avanzato non solo per la presenza dei sensori che lo mettono in funzione, ma anche per molti altri particolari che lo rendono un eccellente prodotto.

E’ dotato di una batteria ricaricabile tramite USB, e tramite dei led vi indicherà sempre il suo livello di carica. E’ possibile tramite un bottone attivare il casco o lasciarlo spento, in questo modo quando scenderete dalla bici potrete disattivarlo per evitare che camminando entri in azione inavvertitamente.

Per finire è dotato di una scatola nera, che però non avrà la funzione delle “cugine” più famose di cui sono dotati per esempio aerei o navi. Lo scopo principale è quello di registrare gli ultimi 10 secondi a cavallo dell’evento che ha fatto attivare l’airbag a scopo di ricerca e perfezionamento. Visto che il prodotto è nuovo, il produttore vi chiede gentilmente di inviargli le scatole nere dopo gli eventuali incidenti, così da poter visualizzare più dati possibili e valutare eventuali migliorie da fare ai modelli futuri.

Che dire, bravi, ambiziosi e perfezionisti. Normale che sia nato un prodotto di questo livello!

Maggiori informazioni su hovding.com