Recensione Elegoo Mars 2 Pro
La nostra prova di una delle stampanti 3D più interessanti del mercato
La stampa in 3D è una delle tecnologie che più mi ha intrigato negli ultimi anni. Complice lo sviluppo del settore, con modelli sempre più evoluti e al tempo stesso economici, ha iniziato ad avere senso anche per chi non ha interessi professionali.
Oggi le stampanti 3D hanno raggiunto livelli eccellenti anche per chi la utilizzerebbe solo per soddisfare un animo geek, dare libero sfogo alla propria fantasia, dare vita a elementi di arredo o modellare personaggi e elementi scenici vari per i propri giochi da tavolo o di ruolo.
In questo settore ci sono varie aziende che dominano il mercato e tra queste c’è Elegoo, nota per le sue stampanti di altissima qualità che propone con prezzi davvero molto competitivi.
Le stampanti di Elegoo fanno parte di una serie chiamata Mars e il modello che vediamo oggi, la Elegoo Mars 2 Pro, è l’ultima uscita e la più evoluta della serie.
Il tipo di stampa 3D dei modelli di Elegoo
Per chi non è molto avvezzo al mondo della stampa 3D faccio un piccolo excursus per spiegare di che tipo di tecnologia si tratta.
Solitamente quando si pensa alla stampa 3D si pensa alle stampanti a filamento, ovvero alla tecnologia FDM (fused deposition modeling). Quindi una stampante che deposita strati di materiale plastico fuso per dare forma al modello.
Le stampanti di Elegoo usano una tecnologia del tutto differente e più evoluta chiamata DLP (Digital Light Processing). Queste stampanti hanno una vasca di polimero liquido con la base trasparente. Sotto la base c’è un proiettore di luce che fa solidificare gli strati su una piastra immersa nella resina. La piastra, muovendosi su e giù dopo ogni strato, permette di solidificare uno strato alla volta grazie alla luce che parte dal basso. Questa stampa 3D è migliore perché riesce a essere più precisa dei modelli FDM, e gli strati sono quasi (se non del tutto) impercettibili.
I punti di forza della Elegoo Mars 2 Pro e le differenze con la Mars Pro
Grazie alla sua semplicità d’uso la Elegoo Mars 2 Pro è un modello perfetto sia per chi deve acquistare la sua prima stampante 3D, sia per chi ha già una buona esperienza ma vuole un modello dalle ottime caratteristiche senza spendere cifre esagerate.
Per chi è alle prime armi potrebbe bastare anche uno dei modelli precedenti. La qualità è sempre alta e la spesa è ulteriormente ridotta. Con la Mars 2 Pro invece non ci sono compromessi e si ha il meglio che possa offrire una stampante 3D di Elegoo.
Ad esempio tra il modello Mars Pro e la nuova Mars 2 Pro non sono state apportate modifiche trascendentali. Le piccole migliorie però hanno riguardato svariati componenti e caratteristiche della stampante, portando a un upgrade generale non indifferente.
Tra le migliorie abbiamo la dimensione dell’area per la stampa che è passata dai 120 x 78 mm della Pro, ai 130 x 82 mm della 2 Pro. Abbiamo anche un aumento della risoluzione del display che passa a 2560 x 1440 a 2560 x 1650. Un cambiamento che appare molto piccolo ma che permette di avere una precisione nella stampa ancora maggiore.
Tra gli altri cambiamenti c’è filtro dell’aria più efficace. Una cosa importante perché i vapori che rilascia la resina durante le fasi di stampa sono tossici, quindi bisogna usarla sempre in locali ben areati e indossare la mascherina protettiva. La presenza di un filtro interno alla stampante non è risolutivo ed è sempre importante seguire i consigli per la sicurezza (su cui tornerò anche più avanti) però permette di ridurre il problema.
Tutto questo lo troviamo nel classico design delle stampanti Mars di Elegoo, quindi 20 x 20 cm di base e 41 cm di altezza. Forme molto compatte che la rendono ideale per l’uso domestico e hobbistico, dove si presuppone che ci sia una certa attenzione anche per l’ingombro del dispositivo.
Tra le altre migliorie ci sono dei cambiamenti nella base in metallo sui cui si attacca il modello in stampa, sia sul FAP, la pellicola trasparente sul fondo della vaschetta che lascia passare la luce UV che polimerizza la resina.
La base in metallo ora ha una superficie più ruvida che fa aderire meglio il modello. Il FEP invece va in direzione opposta, con una superficie che fa aderire meno la resina.
Questo è importante perché durante la stampa la base in metallo si abbassa verso il FEP, che fa passare la luce e solidificare la resina. Quando lo strato (layer) è solidificato la base si solleva, per poi ritornare in basso per un nuovo strato. Nel momento in cui la base inizia a sollevarsi il modello non è attaccato solo alla base, ma anche al FAP. Motivo per cui è importante che aderisca bene alla base e si stacchi con estrema facilità dalla vaschetta.
Se questo momento potenzialmente critico è agevolato da delle superfici migliorate, la stampa ha meno rischi di fallire, inoltre possiamo anche stampare modelli con meno supporti o supporti più fini.
La caratteristica che rende la Elegoo Mars 2 Pro una delle migliori stampanti 3D del mercato però è il display monocromatico LCD da 6,08 pollici che emette la luce UV che polimerizza la resina. Per solidificare ogni layer (gli strati del modello) ha bisogno di solo 2 secondi. Un tempo molto basso se paragonato a altre stampanti 3D del mercato che impiegano anche 8 secondi per ogni strato. Ce ne sono anche di altrettanto veloci, però è difficile trovare prestazioni migliori. La precisione poi è elevatissima, e ogni layer può avere uno spessore che va da un minimo di 0,01 a 0,2 mm. Motivo per cui quando si vanno a guardare i risultati della stampa è quasi impossibile notare gli strati e si hanno dei modelli perfetti anche nei dettagli più piccoli.
Ora entriamo un po’ più nel dettaglio con le caratteristiche tecniche della stampante 3D, il contenuto della confezione e cosa abbiamo in formato digitale e software.
Caratteristiche tecniche
- Display touchscreen da 3.5″
- Slicer: CHIUTUBOX
- Connettività: USB
- Risoluzione XY: 0,05 mm (1620 x 2560)
- Accuratezza asse z: 0,00125 mm
- Spessore layer: 0,01-0,2 mm
- Velocità di stampa: 30-50 mm/h
- Dimensioni massime stampa: 13 x 8,2 x 16 cm (h)
- Dimensioni (stampante): 41 x 20 x 20 cm
- Peso: 6,2 kg
Contenuto della confezione
- Stampante 3D Elegoo Mars 2 Pro
- Alimentatore (con spina Schuko)
- FEP di ricambio (è il fondo trasparente della vasca per la resina. Serve per non far rimanete incollato al fondo della vasca l’oggetto durante la stampa) (sigla di Fluorinated Ethylene Propylene)
- 2 Spatole (una più piccola interamente in plastica e l’altra in metallo)
- Tronchesino
- Chiavetta USB da 2GB
- Brugole e viti di scorta (per il livellamento del piano)
- 10 filtri (per rimettere la resina avanzata nella bottiglia e filtrare le impurità)
- Becher in plastica
- 3 paia di guanti
- 2 mascherine
- Supporto inclinato (per mettere il piatto inclinato una volta terminata la stampa e far colare meglio la resina)
- Guarnizione (da installare alla base della copertura rossa, per sigillare meglio il coperchio e non fare uscire fumi durante la stampa)
- Manuale d’istruzioni
All’interno della chiavetta troviamo:
- Il manuale in formato pdf
- Il software CHITUBOX (compatibile con Linux, Apple e Windows)
- 1 file per la stampa di prova
- 8 file di modelli di miniature (offerti da myminifactory.com)
Per darvi un’idea di come funziona la stampante e dei passaggi necessari per eseguire una stampa ho elencato qui sotto tutta la procedura. Come vedete ci sono abbastanza cose da fare ma come ogni cosa è tutta una questione di esperienza. Stampa dopo stampa si prende la mano e si memorizza tutto, rendendo le operazioni automatiche e più veloci.
Setup iniziale
Ecco i passaggi da seguire alla prima accensione (gli stessi passaggi sono riportati, in lingua Inglese, sul manuale cartaceo presente all’interno della confezione):
1. Disimballare la stampante togliendo tutte le plastiche protettive
2. Collegare l’alimentatore e accendere la stampante (pulsante sul retro)
3. Collegare il piano di stampa al braccio di supporto
- Per farlo è necessario alzare il braccio lungo l’asse z finché non si ha spazio a sufficienza (si fa dal display della stampante: “Tools” >> “Manual” >> “10mm” >> “freccia verso l’alto”). Dopo averlo collegato, stringere la manopola superiore.
4. Calibrare la stampante
- Svitare le 2 viti a brugola che fissano il piano di stampa (una sulla parte frontale e l’altra sul lato destro). Non vanno svitate totalmente, ma vanno solamente smollate in modo che il piano di stampa sia libero di muoversi.
- Togliere la vasca della resina svitando le due manopoline che la fissano e sul piano LCD così liberato, mettere un foglio A4 (piegandolo in 2).
- Accendere la stampante usando il pulsante presente sul retro e far scendere il piatto in posizione 0 (“Tools” >> “Manual” >> “Tasto home”). L’asse z inizierà a scendere fino ad appoggiarsi al foglio. Con una mano tenere il piano in modo da tenerlo in posizione e con l’altra stringere le 2 viti in modo da fissarlo (stringere prima la brugola frontale e poi quella laterale).
- A questo punto potrebbe essere necessario fare dei piccoli aggiustamenti sull’asse z:
- Se il foglio di carta si toglie senza fare resistenza (o comunque pochissima): far scendere l’asse z di 0,1mm ( “Tools” >> “Manual” >> “0,1mm” >> “freccia verso il basso”)
- Se invece non è possibile togliere il foglio o si fa molta fatica: sollevare il piano sull’asse z di 0,1mm ( “Tools” >> “Manual” >> “0,1mm” >> “freccia verso l’alto”)
- Continuare con queste regolazioni finché non si sente un certo attrito tra il piatto e il display.
- Impostare la posizione attuale dell’asse z come altezza iniziale per il primo strato di stampa. “Tools” >> “Set Z=0” e nella finestra che si apre premere il tasto “Confirm”.
5. Sollevare il braccio
- Dal menu “Tools” >> “Manual” >> “10mm” >> “freccia verso l’alto”
6. Rimettere in posizione la vasca (ricordandosi di stringere le viti)
Prima stampa
Prima di avventurarsi nella stampa di propri modelli 3D o di altri modelli scaricati da internet e dell’utilizzo del software Chitubox, consiglio di stampare il file di prova contenuto nella chiavetta fornita da Elegoo.
Il file “Rook.ctb” (contenuto nella cartella “ELEGOO MARS 2 PRO Rook Model for Printing Test”) permetterà di stampare una coppia di torri (alte 50mm) ricche di dettagli perfette per mettere alla prova la stampante e accertarsi che tutto funzioni correttamente.
Prima di iniziare indossare, sempre, guanti e mascherina (per maggiori informazioni sulla tossicità della resina leggi qui).
Agitare bene la bottiglia di resina (cosa da fare ogni volta prima di usarla) e versarla nell’apposita vasca, facendo attenzione a rimanere sotto il livello massimo consentito.
La quantità di resina da mettere varia in base alla dimensione del oggetto da stampare, per esempio per la torre di test è sufficiente riempire la vasca per circa un terzo. (anche se abbondate comunque non è un problema, perché la resina non usata per la stampa verrà recuperata con l’apposito filtro).
Mentre per oggetti di grosse dimensioni la resina contenuta nella vasca potrebbe non bastare e potrebbe essere necessario dover rabboccare la vasca durante la stampa. In questo caso è sufficiente mettere in pausa la stampa e riempire nuovamente la vasca.
Chiudere la stampante con la copertura rossa, accendere la stampante e collegare la chiavetta.
Una volta terminata la stampa, togliere il piano e rimontarlo usando l’apposito supporto inclinato.
Attendere qualche minuto in modo far colare il grosso della resina in eccesso.
Rimuovere l’oggetto stampato dal piano aiutandosi con la spatola in metallo.
Pulizia e cura delle stampe
Come sempre indossare mascherina e guanti (consiglio anche un paio di occhiali, per evitare che durante la pulizia qualche schizzo di resina possa finire negli occhi).
OCCORRENTE
Oltre al materiale incluso nel kit (spatola, guanti, tronchese, ecc.) è necessario procurarsi:
- Alcool isopropilico o alcol etilico (almeno al 95%)
Dal momento che l’alcool isopropilico costa circa 15€, per risparmiare consiglio di utilizzare l’alcool etilico denaturato. Quello che si trova comunemente nei supermercati è quasi sempre al 90% (talvolta arriva al 94%), quindi non sufficiente per una pulizia adeguata. Quello che serve a noi è sempre rosa, ma ha una percentuale di alchol del 99% o 99,9% e si può trovare nei Brico o colorifici al costo di 4/5€ al litro. - Lampada UV
- Contenitore di plastica (dove poter immergere le stampe nell’alcool)
- Altre cose utili:
- Telo in plastica usa e getta (per coprire il piano di lavoro)
- Carta da cucina o fazzoletti di carta
- Spazzolino con setole morbide
- Spruzzino
Dopo aver rimosso l’oggetto dal piano di stampa va tolta la resina in eccesso immergendolo per qualche minuto in un contenitore con l’alcool. È possibile anche aiutarsi con uno spazzolino a setole morbide, ricordarsi però che in questo momento la resina della stampa non è ancora indurita completamente, quindi è facile danneggiarla, quindi farlo con delicatezza e molta attenzione ai piccoli dettagli.
Può tornare molto utile usare 2 contenitori con l’acool, uno dove fare una prima pulizia dove togliere il grosso della resina e il secondo dove immergere e sciacquare un’ultima volta la stampa.
Finita la pulizia è il momento di usare la lampada UV per indurire la resina. Il tempo di esposizione necessario varia a seconda del tipo e della potenza della lampada usata, in genere dai 10 ai 20 minuti. L’importante è che la luce emessa dalla lampada UV abbia una lunghezza d’onda di 405nm, una lunghezza d’onda inferiore non fa indurire correttamente la resina.
Per una diffusione più uniforme della luce su tutta la superficie si può immergere l’oggetto in acqua (in un bicchiere di vetro o di plastica trasparente).
Elegoo commercializza anche un apposito macchinario 2 in 1, che semplifica le operazioni di lavaggio e la cura delle stampe (in vendita qui).
Camera UV home made
Per dare libero sfogo alla passione per il fai da te abbiamo realizzato una “camera UV” fatta in casa. Difatti il cilindro con le luci UV interne che vedete nelle foto non è né un accessorio di Elegoo né qualcosa che si trova in vendita. Per realizzarlo abbiamo preso una striscia adesiva di lucine UV, poi in un colorificio una latta in metallo per vernici. È bastato creare una spirale di lucine UV all’interno della latta, forare vicino alla base per far uscire il cavo di alimentazione e stop. Ecco un posto per mettere le stampe a solidificare in modo professionale.
Se non si dispone di una lampada UV è possibile esporre gli oggetti alla luce solare, così facendo però sarà necessaria qualche ora, perché la luce UV presente nei raggi solari è meno concentrata.
Chitubox
Chitubox è lo slicer scelto da Elegoo e fornito all’intero della chiavetta (Linux, Mac e Windows). Consiglio tuttavia di scaricare l’ultima versione disponibile da qui.
Cos’è uno slicer?
Lo Slicer è un software fondamentale per il processo di stampa 3D che serve a convertire il modello 3D in istruzioni comprensibili alla stampante.
Una volta avviato Chitubox, la prima cosa da fare è modificare le impostazioni in modo da impostare la stampante che si sta utilizzando. Nella colonna di destra, cliccare sul bottone “Regolazioni”, poi cliccare sull’icona con il foglio e il simbolo + e infine selezionare la stampante Elegoo Mars 2 Pro.
Così facendo verranno impostati automaticamente tutti i parametri, come l’area di stampa, la risoluzione, l’altezza dei layer e il tempo di cura.
Dalle impostazioni è anche possibile impostare il prezzo della resina utilizzata; Cosa molto utile che permette di conoscere il costo esatto del modello 3d che si vuole stampare (oltre alla quantità di resina necessaria e il tempo).
Queste sono le principali funzioni di CHITUBOX:
- Supporti:
Generare automaticamente (o manualmente) i supporti che sosterranno il modello 3d durante la stampa e impostarne forma, dimensione, ecc. - Hollow:
Svuotare un modello in modo da ridurre notevolmente la quantità di resina necessaria (molto utile quando si fanno stampe di grosse dimensioni). È possibile scegliere lo spessore e aggiungere 1 o più fori in modo che la resina non resti “intrappolata” all’interno dell’oggetto. - Slice:
Serve a convertire il modello 3d in un file leggibile dalla stampante 3d.
Oltre al file di prova con le 2 torri, nella chiavetta sono presenti anche 8 miniature offerte da myminifactory.com, il sito in questione è una risorsa molto utile per poter scaricare modelli 3d di miniature e altri oggetti sia gratis che a pagamento (quindi consiglio di salvarlo nei preferiti).
Sicurezza e tossicità della resina
Resina sulla pelle
Le resine usate nella stampa 3d sono tossiche e va sempre evitato il contatto con pelle, occhi o qualsiasi altra parte del corpo. Per questo motivo quando si maneggia la resina vanno sempre indossati guanti e occhiali protettivi. Se della resina dovesse finire accidentalmente sulla pelle, lavare accuratamente la zona colpita.
Odore di resina
La maggior parte delle resine fotopolimeriche emette un odore molto forte, odore che aumenta durante la stampa.
La stampante Elegoo Mars 2 Pro è dotata di un filtro ai carboni attivi che permette di filtrare i fumi della resina durante la stampa, nonostante ciò è consigliato usare la stampante in un luogo ben aerato e indossare sempre la mascherina (sia quando si stampa che durante tutte le altre operazioni, dal riempimento della vasca, alla pulizia delle stampe).
Resine lavabili in acqua
Oltre alla resina standard, Elegoo produce anche una resina lavabile in acqua. Ciò non significa che la resina non sia tossica, semplicemente a fine stampa si potranno lavare gli oggetti utilizzando della semplice acqua al posto del alcool isopropilico (o alcool etilico).
Smaltimento della resina
Non gettare mai la resina nel lavandino o nel sistema fognario, poiché estremamente dannosa per l’ambiente. Per lo stesso motivo non pulire le stampe o gli strumenti usati sotto il rubinetto, se non dopo averli puliti accuratamente con l’alcool.
Quindi se avanza della resina oppure è scaduta le soluzioni possibili per lo smaltimento sono le seguenti:
– Potarla in un centro di raccolta dei rifiuti indicando all’operatore di cosa si tratta, in modo che venga poi smaltita correttamente;
– Mettere la resina avanzata in un bicchiere di plastica trasparente e lasciarla al sole finché non solidifica completamente, dopodiché gettarla nei rifiuti indifferenziati.
Considerazioni finali
Come avete visto questa recensione della Elegoo Mars 2 Pro è fatta da un quasi profano di questo settore. È stata la mia prima esperienza con una stampante 3D ma anche per questo credo possa essere un punto di vista interessante. Chiaramente chi ha già dimestichezza con la stampa 3D avrebbe preferito analisi tecniche più approfondite o magari dei confronti con gli altri modelli del mercato, almeno quelli di una fascia analoga a questo modello.
Oltre agli appassionati però ci sono moltissime persone che vorrebbero prendere la loro prima stampante 3D e divertirsi un po’ con tutto il potenziale che ha questa tecnologia. Ad esempio io, da amante di giochi da tavolo e di ruolo, ho già in mente molti usi ludici per rendere molti giochi ancora più belli. La cosa però credo si era già notata dalle foto delle minifigure che ho stampato, tutte a tema fantasy.
Probabilmente la Elegoo Mars 2 Pro non è proprio il modello più indicato per chi non ha mai avuto una stampante 3D. O meglio, può esserlo se avete le idee chiare e sapete già che la stampa 3D diventerà uno dei vostri hobby preferiti. Se invece è una tecnologia che vi intriga ma è più una voglia di provarla e vedere com’è, allora il consiglio è di partite con una stampante 3D meno evoluta, sempre di qualità ma dal costo più basso. Ad esempio la Mars base è già ottima come qualità, risparmiate un centinaio di euro e iniziate a muovere i primi passi in questo settore. Se poi vi appassionate potete sempre prendere la Elegoo Mars 2 Pro (o uno dei futuri modelli) in un secondo momento.
Per quanto mi riguarda l’esperienza è stata del tutto positiva. All’inizio avevo un po’ di timore reverenziale, ma ci sta quando ci si approccia a qualcosa di nuovo e lo si fa da soli senza alcuna esperienza pregressa.
Nonostante l’inesperienza è andato tutto per il meglio. La stampa di prova con i modelli delle torri permette di iniziare con qualcosa di semplice da eseguire ma che offre un risultato finale molto appagante.
Paradossalmente ho trovato più complesse tutte le operazioni di contorno rispetto alla stampa vera e propria. Far sgocciolare il modellino, staccare il modellino finito dalla base, lavarlo nell’alcol, farlo asciugare, nel mentre mettere la resina avanzata in un contenitore, pulire la vaschetta, pulire la base dell’asse Z… insomma, siamo in una piccola bottega di modellini 3D.
Anche se più che operazioni complesse sono operazioni laboriose, perché di complicato c’è poco nelle fasi post stampa.
La preparazione della stampa invece richiede attenzione ma è tutto piuttosto semplice intuitivo. Soprattutto se avete dimestichezza con il mondo dei PC e programmi di ogni genere e tipo.
Alcune cose richiedono esperienza, ma quella si può ottenere solo facendo le cose. Magari anche commettendo errori, ma fanno parte di ogni processo di apprendimento.
Stampa dopo stampa però prenderete sempre più dimestichezza con la Elegoo Mars 2 Pro e con le stampanti 3D in generale. Una volta che avrete accumulato una discreta esperienza potrete divertirvi parecchio, perché le potenzialità di una stampante 3D di questa qualità sono enormi.
Per la mia massima soddisfazione mi servirebbero due skill non da poco. La prima è quella di saper dipingere le miniature, perché anche monocolore sono belle, ma chi sa dipingere può dar vita a dei veri capolavori. La seconda, più legata alla stampante, sarebbe quella di saper creare dei modelli 3D. Quella sarebbe un’abilità davvero eccezionale sommata al possesso di una stampante 3D. Se però non sapete creare modellini digitali non è un problema, il web è pieno di siti e piattaforme dove trovare tantissimi progetti interessanti. Anche gratuiti.
Concludendo non posso che consigliarvi la Elegoo Mars 2 Pro. Una stampante 3D dalle caratteristiche tecniche eccellenti, una precisione di stampa elevatissima e nel complesso anche piuttosto semplice da utilizzare. Anche per chi come me è alla prima esperienza con la stampa 3D. In più ha anche un prezzo molto competitivo, soprattutto se rapportato alle caratteristiche tecniche.